“L’ Amministrazione Lagalla perde il finanziamento di 11.520.304,45 euro, che rientrava nei Fondi Po Feser 2014/2020 – Asse 6 – Azione 6.2.1, destinato alla “messa in sicurezza permanente e al ripristino ambientale dell’ex discarica di Acqua dei Corsari”. Il sogno di vedere realizzato il Parco Libero Grassi, atteso dagli inizi degli anni 2000, si allontana ancora una volta.
Come ammesso dal sindaco Roberto Lagalla, i lavori sarebbero dovuti iniziare all’inizio del 2024 e concludersi entro il prossimo anno, secondo il cronoprogramma stabilito. Tuttavia, i lavori non sono mai partiti e l’area continua ad essere terra di nessuno”. Lo dichiarano Concetta Amella, consigliere comunale M5S ed i consiglieri della II circoscrizione M5S, Pasquale Tusa ed Emanuela Lo Nardo.

“Lagalla responsabile”

E il minimo che il sindaco possa fare per assumersi la responsabilità di questo fallimento, l’ennesimo, vista la sua straordinaria capacità nel perdere i fondi, a partire da quelli del PNRR, è di trovare una copertura finanziaria alternativa per la realizzazione di questo progetto, senza ulteriori ritardi e senza bloccarne l’iter di attuazione. Gli abitanti della II circoscrizione sono stufi di aspettare. Chiediamo pertanto al Sindaco Lagalla di agire concretamente per trasformare il sogno del Parco Libero Grassi in realtà, offrendo finalmente ai cittadini uno spazio verde sicuro, riqualificato e degno del nome che porta”.

L’intervento del gruppo Adorno

Nuovo intervento dei volontari del Gruppo Adorno, specializzati in operazioni antibracconaggio di terra e di mare. Questa volta ad essere interessato è stato il Parco Libero Grassi, più volte al centro di polemiche per lo stato di abbandono. Un’area vasta e con vegetazione spontanea a carattere prativo ma povero di avifauna. Il motivo è stato scoperto proprio dai volontari i quali, dopo alcuni sopralluoghi notturni, hanno individuato numerosi richiami elettroacustici, il cui uso è vietato dalla legge proprio per l’attività venatoria. Un riproduttore elettronico che ripetutamente lancia, grazie a degli amplificatori, il forte richiamo del piccolo uccello molto ambito dai cacciatori, che in primavera, quando ogni forma di caccia sarebbe vietata, migra lungo la costa settentrionale della Sicilia. Le segnalazioni fatte pervenire ai Carabinieri Forestali del nucleo CITES del Centro Anticrimine Natura di Palermo, con il quale il Gruppo Adorno ha più volte collaborato, hanno consentito di individuare e sanzionare alcuni soggetti intenti ad allenare i propri cani da caccia proprio nel Parco intestato all’imprenditore palermitano ucciso dalla mafia.

La replica dell’assessore Alongi

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore comunale Pietro Alongi: “In merito a quanto dichiarato da esponenti dell’opposizione sul finanziamento da oltre 11 milioni di euro per la bonifica del parco Libero Grassi, è doveroso fare alcune precisazioni. Chi parla di fallimento di questa amministrazione forse si confonde con l’operato di chi ha governato la città fino a due anni fa. Perché è proprio a quel fallimento che questa amministrazione sta ponendo rimedio”.

“Esecuzione dei lavori sarà avviata nel corso del 2024”

Poi prosegue: “Prima di tutto, voglio rassicurare sul fatto che l’esecuzione dei lavori sarà avviata nel corso del 2024 e gli stessi saranno completati entro il 2025. Per il loro effettivo avvio si attende il Decreto regionale di imputazione della spesa per il re-finanziamento dell’intervento, per emissione del quale il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha richiesto, con nota 26150 del 13.06.2024, la produzione di una relazione integrativa finalizzata ad asseverare la conformità del progetto alla nuova fonte comunitaria di finanziamento”.

“Le dichiarazioni riportate distorcono i fatti”

Ed ancora: “Le dichiarazioni riportate, distorcono radicalmente e ribaltano il contributo dell’Attuale Amministrazione Comunale. Al suo insediamento, infatti, le risorse assegnate erano già potenzialmente perdute. A due anni dall’erogazione del finanziamento, infatti, non erano ancora state completate le indagini supplementari e l’aggiornamento del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica. Ad un anno e mezzo dal termine ultimo di rendicontazione della spesa (dicembre 2023) si doveva ancora elaborare il progetto esecutivo dell’intervento, procedere all’acquisizione dei pareri ed alla sua approvazione, espletare le procedure di gara per l’affidamento dei lavori, procedere con esecuzione dei lavori, la cui durata difficilmente può essere ridotta a meno di un anno ed, infine, al collaudo ed alla liquidazione di tutte le competenze. Ciò era già tecnicamente impossibile”.

Alongi conclude: “È grazie all’intervento attivo dell’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Lagalla, che è stato dato il giusto supporto agli Uffici per imprimere l’accelerazione necessaria per potere completare, almeno, quella parte degli adempimenti rimanenti tale da rendere possibile il trasferimento della spesa rimanente su altra fonte di finanziamento. Possibilità, per altro, resa concretamente perseguibile grazie alla costante interlocuzione del sindaco con il governo regionale”.