La Regione Siciliana ha messo in campo un investimento da sei milioni di euro per rilanciare e rafforzare il comparto della pesca marittima.
È stato, infatti, pubblicato il bando “Piccoli interventi infrastrutturali a terra a servizio della pesca marittima”, che punta a migliorare le strutture portuali e i luoghi di sbarco, oltre a sostenere l’adozione di tecnologie innovative per la tracciabilità e la gestione delle attività.
Il bando si rivolge alle amministrazioni pubbliche e alle Autorità di sistema portuale che operano in contesti legati alla pesca. Il contributo massimo previsto per ciascun progetto è di 300 mila euro. L’obiettivo è colmare le gravi carenze infrastrutturali che ancora oggi limitano l’attività dei pescatori: dai sistemi di conservazione del pescato alle aree di carico/scarico, fino a servizi igienici e punti di rifornimento.
“Il governo Schifani offre una risposta concreta alle criticità segnalate dagli operatori del settore” – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – “a partire dalla carenza di infrastrutture di base che ostacolano il regolare svolgimento delle attività e mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori”.
A chi è destinato e come partecipare al bando
Possono presentare domanda:
- i Comuni in cui si trovano porti o luoghi di sbarco del pescato;
- le Autorità di sistema portuale del mare che gestiscono infrastrutture legate alla pesca.
Il bando finanzia interventi in porti, aree di sbarco e luoghi di vendita del pescato, puntando su uno sviluppo più sostenibile e moderno del settore. È un segnale forte per un comparto che da anni denuncia la necessità di un piano di rinnovamento strutturale.
Le domande dovranno essere inviate via PEC all’indirizzo dipartimento.pesca@certmail.regione.sicilia.it entro il 5 agosto 2025. Tutti i dettagli del bando sono disponibili sul sito del Dipartimento regionale della Pesca mediterranea.
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