Il piano triennale delle opere pubbliche 2020-22 torna in Consiglio Comunale, affiancato dalle relative polemiche. Dopo la relazione sull’annualità 2020, crescono i dubbi in merito alla norma che giustificherebbe la cosiddetta sequenzialità degli atti.

In pratica, secondo quanto sostenuto dal segretario generale e dalla Giunta, oggi rappresentata in aula dall’assessore Maria Prestigiacomo, per approvare l’annualità relativa al 2021 servirebbe la ratifica del documento relativo all’anno precedente. Ricordiamo infatti che il piano triennale 2020-22 è stato già cassato dal Consiglio Comunale il 15 aprile. Ma ad oggi tali riferimenti normativi non sono stati ancora indicati in nessun atto. Cosa sottolineata in diversi interventi oggi a Sala delle Lapidi. A tal proposito, il Consiglio Comunale ha chiesto la presenza dei tecnici del Comune interessati. Ciò al fine di chiarire, una volta e per tutte, la situazione.

Gli attacchi sul Piano Triennale

Dubbi che hanno mandato su tutte le furie le opposizioni, le quali hanno chiesto le scuse immediate da parte del sindaco Leoluca Orlando. Lo stesso primo cittadino, nelle scorse settimane, aveva ricordato l’importanza di approvare l’atto al fine di sbloccare le opere dell’annualità successiva. Fra questi, i progetti relativi al cimitero dei Rotoli, che riguarderebbero la ristrutturazione del forno crematorio e la costruzione del nuovo campo d’inumazione. L’assessore Prestigiacomo ha provato a spiegare le ragioni dell’Amministrazione Comunale, subendo più volte i richiami del presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando e dei consiglieri d’opposizione.

La mancata approvazione del piano triennale 2020-22, secondo quanto dichiarato dai consiglieri del gruppo “Oso“, rappresentato da Giulia Argiroffi e Ugo Forello, non inficerebbe invece nel merito il piano triennale 2021-23. “Questa amministrazione è bugiarda e scarsa assai. Oggi in aula, seppur noi che leggiamo le carte di conferme non abbiamo bisogno, è emerso chiaramente e questa chiarezza è dedicata alla città, che ha il diritto e il dovere di conoscere la verità. Da una parte nessun riferimento normativo a supporto della esigenza di ripresentare l’atto respinto dal Consiglio ad aprile. Dall’altra nessuna opera danneggiata dalla non approvazione”.

“Serve operazione verità”

“Andremo avanti con la trattazione dell’atto perché è imprescindibile questa operazione verità – sottolineano i consiglieri -. Alla fine della quale sindaco e giunta dovranno chiedere scusa al Consiglio. Organo ingiustamente accusato di essere responsabile dei disastrosi blocchi alle ore pubbliche cittadine, cavalcando informazioni volutamente mendaci. Ciò per nascondere le responsabilità e colpe della questa pessima amministrazione Orlando”.

Sugli emendamenti depositati da rappresentanti dell’amministrazione Orlando in Consiglio, dichiariamo con fermezza la nostra opinione. Sono fuori luogo e denotano incompetenza inaccettabile da parte degli esponenti politici. Qualcuno crede di potere fare propaganda elettorale? Se si apre questa maglia noi abbiamo già scritto 50 emendamenti di opere da inserire nel programma. Siamo pronti ad arrivare a quota 1000″.

Cosa contiene l’annualità 2020

Nelle scorse settimane, l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo ha tenuto a ricordare gli effetti di una nuova possibile bocciatura dell’atto, attraverso una nota girata a tutte le autorità comunali. La mancata approvazione del piano triennale, sottolineava, “espone l’Amministrazione al rischio di perdita di finanziamenti statali e comunitari relativi alle opere“.

Fra gli interventi citati si ricorda l’upgrade tecnologico degli impianti di illuminazione della circonvallazione, delle aree limitrofe e della zona nord del capoluogo siciliano (investimento da oltre 39 milioni di euro); lavori di edilizia scolastica, fra i quali si ricordano l’asilo nido Mimosa (945.000 euro), la riqualificazione dell’asilo nido Domino (200.000 euro), dell’asilo nido Galante (3.000.000 euro) e del plesso Tomaselli (1.300.000 euro); il recupero di parte dell’immobile con piano rialzato e primo piano della chiesa di San Massimiliano (796.000 euro). Un pacchetto di dieci progetti sul quale il Consiglio Comunale si era espresso negativamente e sul quale è chiamato a pronunciarsi di nuovo.

Il tram: la chiave di volta del piano triennale 2020-22

Ma ad avere il ruolo di regina fra le opere a rischio vi è il tram. Più nello specifico, le tratte A, B e C, già finanziate per un ammontare complessivo di 252 milioni di euro. La mancata approvazione dell’atto, sottolinea nel documento l’assessore Prestigiacomo, “non soltanto potrebbe configurare un danno erariale, per la perdita dei finanziamenti, ma rischia di provocare anche un duplice danno alla città“. Una lesione in prospettiva delle possibilità di sviluppo della città che “si vedrebbe privata di servizi, ma soprattutto di investimenti che potrebbero incentivare l’occupazione in un settore che più di ogni altro ha subito la grave crisi economica conseguente alla pandemia“.

Un atto sul quale non si può certamente trascurare il risvolto politico. Proprio nei giorni della settimana europea della mobilità, l‘assessore Giusto Catania è tornato a chiedere con forza l’approvazione del piano triennale. Non sono certamente d’accordo le opposizioni, le quali stanno già affilando le armi. Se l’annualità 2020 verrà mai discussa, le possibilità che venga approvata senza modifiche sono decisamente basse, anzi quasi zero.

Nuove linee Tram a rischio cancellazione

Posizione ribadita anche dal gruppo “Oso”, che manifesta tutte le sue criticità sul tema tram. Giulia Argiroffi ed Ugo Forello colgono l’occasione per annunciare emendamenti pesanti. “In particolare sulle 3 nuove linee tram A, B e C, intervento inserito in Elenco Annuale 2020, stiamo condividendo con la città tutta e con i consiglieri attenti alla città, un percorso che prevede lo stralcio della linea A che passa da via Libertà e via Roma, dal finanziamento statale di 198 milioni di euro. Pretendiamo valutazioni scientifiche, che solo una pianificazione seria è deputata a fornire. E che la Palermo di Orlando, Arcuri e Catania ha deciso di ignorare. Su quelle il Consiglio vorrà e saprà aprire un dibattito politico. Senza le valutazioni pianificatrici non è serio aprire un dibattito politico.

Giulia Argiroffi ed Ugo Forello attaccano poi l’Amministrazione Comunale sulle giustificazioni poste a favore del tram. “Condividiamo e facciamo nostre tutte le osservazioni e prescrizioni messe nero su bianco dal Consiglio Superiore del Lavori Pubblici. Ciò nel rendere un parere sulle 3 linee di tram. Un atto che tutto è tranne che un parere positivo. É solo il rispetto di tutte quelle osservazioni e prescrizioni, tra cui il rimando alla pianificazione, agi studi geologici, alle valutazioni trasportistiche e agli impegni economici, che possono garantire sull’opera, sulla sua capacità di incidere positivamente da un punto di vista ambientale, sociale ed economico, con un occhio attento anche al controllo della durata dei lavori, visti i tempi a cui questa pessima amministrazione ci ha abituati”.