Nuovo rinvio per la trattazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Il prelievo dell’atto, previsto per la seduta di oggi, è stato nuovamente accantonato in seguito alla mancanza di un parere di commissione.

Un atto che avrà comunque vita dura a Sala delle Lapidi, che ha già respinto il documento nel mese di aprile. Le opposizioni, infatti, hanno già annunciato delle proposte di modifiche, in particolare sul filone riguardante il tram. Fra i possibili emendamenti, anche quelli che vorrebbero una cancellazione in toto della seconda tranche di linee finanziate dal Ministero.

Il progetto del tram

Un progetto dal forte impatto economico, legato a stretto giro con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Cantieri che dovrebbero riguardare, nel prossimo decennio, zone nevralgiche del capoluogo siciliano. Sul primo asse di linee, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania ha ricordato in Commissione Bilancio che vi è un finanziamento dello Stato di 199 milioni di euro circa relativo al Patto per Palermo che riguarda la realizzazione delle linee A, B, C (Stazione Centrale – Stadio; Circonvallazione -Università; Notarbartolo – Giachery). A ciò si aggiungono i fondi della Regione Siciliana di 49 milioni di euro che contribuiscono all’accrescimento delle suddette linee.

La seconda tranche dei lavori riguarderebbe le linee D, E, F e G. Progetto sul quale vi è un finanziamento da 481 milioni di euro, attribuito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che servirà a completare il sistema tranviario. Tante le zone del capoluogo siciliano interessate. Da Mondello a via Libertà, passando per la Stazione Centrale e la Cala. Lavori che, oltre a potenziare la mobilità green, mirano a ridurre l’impatto ambientale dell’auto in città.

L’intervento di Giusto Catania in Commissione Bilancio

Un progetto complessivo ed organico, su cui l’assessore ha registrato il parere positivo del Ministero delle Infrastrutture. Organo che ha ritenuto l’opera conveniente dal punto di vista economico, sia per Amat che per la città. Elemento ricordato nel confronto di martedì 7 settembre in Commissione Bilancio. Seduta nella quale l’alfiere di Sinistra Comune ha dovuto subire gli attacchi delle opposizioni. In particolare, sia Dario Chinnici (Italia Viva) che Andrea Mineo (Forza Italia), gli hanno ricordato la mozione di sfiducia subita in aula proprio sul tram. Un atto politico, non vincolante dal punto di vista operativo, ma che certamente segna una discontinuità del Consiglio Comunale sul tram.

Modifiche chieste a gran voce da diverse correnti politiche. Fra i più attivi Fabrizio Ferrandelli che, durante il confronto in I Commissione, ha chiesto se fosse fattibile l’ipotesi di una modifica al piano triennale delle opere pubbliche, cancellando dallo stesso alcune tratte del tram. Fra queste, quelle che interesserebbero via libertà o Mondello. Il consigliere di Più Europa punta a sfruttare le linee già esistenti, chiudendo il circuito delle due linee che ricollegano Corso Calatafimi, via Basile, la stazione Centrale. Ciò riaprendo un’interlocuzione con il Ministero.

Ipotesi a cui si è detto fermamente contrario Giusto Catania. “Oggi se si tagliasse una linea verrebbe meno l’intero sistema perché è tutto costruito su un’organicità progettuale e trasportistica”, ha dichiarato l’assessore, non escludendo però una possibile presa di posizione del Consiglio che, in autonomia, potrà prendersi la responsabilità di eventuali modifiche all’atto.

Il parere positivo della Regione Siciliana

L’assessorato regionale all’Ambiente, con decreto dirigenziale, ha trasmesso il parere espresso dalla Commissione tecnica Specialistica, relativo alla verifica di assoggettabilità ambientale VIA del sistema tram della città di Palermo.
La commissione regionale ha stabilito che il progetto delle nuove linee tranviarie è escluso dalla Valutazione di Impatto ambientale. Ciò a condizione che di ottemperi a 17 condizioni che riguarderanno le successive fasi di progettazione e di realizzazione.

“Il decreto Regionale di esclusione VIA completa l’acquisizione dei pareri da parte di organi terzi – hanno sottolineato Leoluca Orlando e Giusto Catania -. Adesso sarà compito del verificatore, che ha un mese di tempo dall’affidamento, per validare il progetto. Ciò prima che sia avviata la regolare procedura di gara per la realizzazione delle nuove tre linee del tram”.

L’appello dell’assessore Prestigiacomo e del sindaco Orlando

Un’approvazione, quella del piano triennale delle opere pubbliche, chiesta in modo deciso dall’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo. La rappresentante della Giunta Orlando ha ricordato che, una mancata approvazione dell’atto, “espone l’Amministrazione al rischio di perdita di finanziamenti statali e comunitari relativi alle opere“. Concetto sostenuto, appunto, dall’assessore Giusto Catania ma anche dallo stesso sindaco Leoluca Orlando.

Ma l’Amministrazione dovrà fare i conti con una situazione d’Aula decisamente sfavorevole in Consiglio Comunale. Dopo l’uscita dalla maggioranza di Italia Viva, il primo cittadino non può contare su una superiorità numerica a Sala delle Lapidi. Elemento dimostrato dai numerosi atti respinti nelle varie sedute degli ultimi mesi. Non ultimo lo stesso piano triennale, già rispedito al mittente nel mese di aprile. Ultimo a crollare, ma soltanto in ordine cronologico, il Pef Tari, cassato dall’Aula dopo una lunga notte di di dibattimento.

Articoli correlati