Mille euro di danni per trafugare quindici euro dal registratore di cassa e una bottiglia di whiskey dal bancone. Nuovo furto con spaccata nel centro storico di Palermo. Continua la sequela di blitz da parte dei ladri alle attività commerciali del capoluogo siciliano. Vittima questa volta dei malviventi è stato un locale di piazza Rivoluzione.

Furto con spaccata in centro storico

Durante la notte, intorno alle 3.30 del mattino, alcuni ignoti hanno sfondato il vetro temperato della porta. A quanto riferisce il proprietario, le tre persone coinvolte hanno fatto uso di una mazza per entrare all’interno del locale. A quel punto, i ladri hanno rotto il registratore di cassa, trovandoci all’interno un bottino esiguo: circa quindici euro. Successivamente, i ladri coinvolti hanno rubato una bottiglia di whiskey e si sono dati alla fuga. Ad avvertire le forze dell’ordine sono stati alcuni residenti della zona. Gli agenti della polizia di stato hanno poi contattato il proprietario, avvertendolo dell’avvenuto furto. Un’azione che ha causato rabbia e sgomento in tutta la comunità del quartiere. Quello di stanotte infatti rappresenta soltanto l’ultimo di una lunga serie di atti vandalici. Fatto per il quale il titolare ha sporto denuncia. Le forze dell’ordine stanno visionando le immagini di videosorveglianza per cercare di risalire ai responsabili.

La rabbia del proprietario

“Questo scherzo mi costerà circa 1000 euro di danni – spiega Paolo Di Cesare, proprietario del locale -. Siamo stati avvisati dalla polizia che chiamata dai residenti è arrivata da noi. Il vetro è molto spesso, ci hanno impiegato circa 10 minuti per sfondare. I vicini hanno sentito e hanno chiamato le forze dell’ordine. Nella cassa c’erano 15 euro, poi hanno portato via una bottiglia di whiskey, e il locale era tutto a soqquadro. Ci sono state tante proteste dei cittadini e di noi commercianti, ma forse sono anche aumentati gli atti vandalici”. Oltre al danno c’è poi anche la beffa. “Ieri era il mio giorno di chiusura. Ed oggi dovrò rimanere fermo io e i dieci operai che lavorano all’interno del locale. Viene voglia di mollare, si perde fiducia nelle istituzioni“, ha chiosato il proprietario.