Le aree pedonali di Palermo si confermano terra di nessuno. Dopo le numerose violazioni registrate negli scorsi mesi in diverse aree della città, ad essere protagonista questa volta dell’azione di alcuni incivili è la centralissima piazza San Domenico, uno dei punti d’interesse più frequentati dai turisti e non solo. Persone che, nella giornata di domenica 26 novembre, si sono trovati a fare lo slalom fra le auto parcheggiate irregolarmente sul posto a pochi passi dalle panchine destinate ai pedoni.

Piazza San Domenico in balia dei parcheggi selvaggi

Ad immortalare l’accaduto è stato un cittadino di passaggio accanto all’area turistica che costeggia via Roma. Decine le auto parcheggiate in un posto in cui, almeno in teoria, non ve ne dovrebbe essere nemmeno una. E invece, approfittando di un buco creato ad arte fra gli elementi architettonici della zona, diverse persone hanno deciso di lasciare i propri mezzi a quattro ruote sul posto. Violazioni che riaccendono i riflettori sul tema delle aree pedonali e della relativa necessità di potenziare i controlli su di esse. Quello di piazza San Domenico non è di certo una novità in città, bensì rappresenta l’ultimo di una serie di casi che contraddistinguono le zone pedonali della città. Sono ormai celebri e molteplici infatti le violazioni registrate ad esempio nell’area pedonale dell’Olivella, più volte denunciate dai commercianti della zona ma con scarsi risultati.

Ben peggiore la situazione in via dei Benedettini, ovvero a pochi passi da Palazzo dei Normanni e da Palazzo d’Orleans, sedi rispettivamente dell’Ars e della presidenza della Regione Siciliana. Qui infatti, in un luogo in cui i bambini giocano a palla, passano spesso auto e motoape destinati ad uso turistico. Il tutto approfittando, anche in questo caso, di un varco realizzato artificialmente fra i dissuasori piazzati sul posto e, a volte, trafugati anche dai ladri, così come alcuni alberelli piantati nelle fioriere messe all’interno dell’area pedonale per adornare il contesto urbanistico della zona. Area pedonali quindi solo sulla carta, in attesa che si scriva la parola fine sugli accessi selvaggi. Un risultato che, almeno fino ad oggi, non è stato evidentemente raggiunto.

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