Un nuovo strumento per proteggere i piccoli vittime di violenza. Siglato, infatti, un protocollo per la tutela dei bambini vittime di violenza e maltrattamenti tra l’azienda sanitaria Arnas Civico, azienda di rilievo nazionale di Palermo con il suo presidio pediatrico e il procuratore capo Maurizio de Lucia e la procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna.

Colletti “Obiettivo è rinforzare difesa dei bimbi maltrattati”

“Si tratta di un protocollo interistituzionale che ha l’obiettivo di rafforzare il fronte comune a difesa dei bambini maltrattati dei loro diritti – afferma il commissario straordinario Roberto Colletti – l’ospedale pediatrico e le istituzioni collaborano molto spesso nella gestione di casi complessi e la stipula del protocollo d’intesa esprime la volontà di rafforzare gli ambiti di cooperazione per tutelare, con criteri di efficacia e appropriatezza, tutti i percorsi che vedono protagonisti i minori”.

Farinella “Di Cristina è osservatorio privilegiato”

“Il presidio ospedaliero Di Cristina è un osservatorio privilegiato dei bisogni anche sociali oltre che di salute dei bambini e questa iniziativa potenzia il livello di allerta su tutte le forme di maltrattamento fisico ed emotivo che comportano danno alla salute dei minori – afferma Desiree Farinella, responsabile della direzione medica del presidio Di Cristina – La collaborazione con le procure, ordinaria e dei minori, continuerà con la stipula di altri protocolli d’intesa orientati  sull’efficientamento dei percorsi pediatrici”.

Requirez “Modello cooperazione da esportare”

“Il modello di cooperazione odierna, tra procure e Arnas, è sicuramente da esportare all’interno di altre realtà ospedaliere della Regione – afferma il dirigente generale del Dasoe, Salvatore Requirez che ha partecipato all’incontro insieme a Maria Lucia Furnari, dirigente responsabile del servizio 2 formazione del Dasoe – Bisogna prendere spunto da questo protocollo d’intesa per riprogrammare l’attività formatrice condivise con le istituzioni interessate in tutte le aziende sanitarie per uniformare le attività di identificazione e di gestione dei casi dei piccoli pazienti vittime di abuso e maltrattamento”.

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