Nel 43° anniversario dell’omicidio mafioso di Pio La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo, la Sicilia torna a fare memoria di due figure simbolo della lotta alla mafia.

La cerimonia di commemorazione si è svolta oggi in via Li Muli, a Palermo, nel luogo esatto in cui i due furono brutalmente assassinati da un commando di Cosa Nostra il 30 aprile 1982.

Alla cerimonia di commemorazione ha preso parte anche una delegazione del Partito Democratico Sicilia, guidata dal segretario regionale Anthony Barbagallo, che ha deposto una corona di fiori sotto la lapide, che ricorda il sacrificio di La Torre e Di Salvo.

Barbagallo: “Il suo pensiero politico ancora attuale”

Durante la cerimonia, non è mancato il richiamo al valore attuale dell’eredità di La Torre, come ha evidenziato il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo: “Oggi ricordiamo Pio La Torre e lo facciamo partendo dall’attualità del suo pensiero politico e delle sue battaglie che sono ancora oggi tremendamente attuali. Tre in particolare: la lotta alla mafia, il tema della pace e il contrasto alle diseguaglianze. Lo sforzo della politica è quello di raccontare l’impegno di Pio La Torre alle giovani generazioni, agli studenti. Perchè abbiamo bisogno di esempi da seguire in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo”.

Tra le voci più significative della giornata anche quella di Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, che ha lanciato un messaggio forte: “In una società nella quale sembrano prevalere le guerre e i cattivi modelli, è ancora più importante mantenere viva l’eredità di Pio La Torre. Con il suo rigore sociale, l’impegno per la legalità e la pace, e la sua disciplina politica, La Torre resta un esempio soprattutto per i più giovani”.

“Oggi non vogliamo ricordiamo solo l’assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, che – ha sottolineato Sergio Lima, componente della segreteria regionale e dell’Assemblea nazionale del PD – era molto di più dell’autista, come frettolosamente viene citato. Vogliamo ricordare soprattutto le loro vite. L’impegno e le lotte che hanno segnato le loro esistenze e che sono la ragione della loro morte per mano mafiosa. Ricordarne le azioni è – conclude – il modo migliore per ringraziarli e rendergli doveroso omaggio”.

Assenti le istituzioni regionali

“È gravissima quest’anno – ha aggiunto Barbagallo – l’assenza del governo regionale e di un rappresentante istituzionale dell’Ars. Il ricordo di La Torre e Di Salvo è un momento che riguarda tutti i siciliani e non può essere strumentalizzato né tantomeno dimenticato”.

Un’assenza che pesa, in un momento storico in cui la memoria e i simboli della legalità dovrebbero essere sostenuti con maggiore determinazione dalle istituzioni.

Presenti stamane, oltre a Barbagallo e Catanzaro, anche il vicesindaco Fabrizio Ferrandelli; il prefetto Massimo Mariani; il questore Maurizio Calvino; i vertici provinciali di carabinieri e guardia di finanza; il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici; il commissario per il congresso Nico Stumpo; i deputati regionali Pd Valentina Chinnici, Mario Giambona e Dario Safina; il vice segretario provinciale Sergio Martorana; il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo; Franco La Torre, figlio di Pio; Emilio Miceli, presidente del Centro Pio La Torre; i componenti della segreteria regionale Alfredo Rizzo, Cleo Li Calzi e Daniele Vella; l’ex presidente del Senato Piero Grasso e l’eurodeputato ed ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

L’eredità di Pio La Torre

Pio La Torre, già segretario regionale del PCI, fu uno dei primi a denunciare in Parlamento il legame tra mafia ed economia, e a promuovere la storica legge sulla confisca dei beni ai mafiosi, oggi pilastro del diritto antimafia.

A 43 anni da quel tragico giorno, il suo esempio resta una guida, ma il silenzio o l’indifferenza delle istituzioni rischiano di svuotare la memoria.

A sottolineare il valore del suo esempio anche il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, che ha così commentato:”Nel giorno dell’anniversario del barbaro assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, li ricordiamo con profonda gratitudine per il coraggio e l’esempio offerti. Grazie anche all’impegno parlamentare di La Torre, l’Italia ha compiuto significativi passi avanti nella lotta alla criminalità organizzata e nella costruzione di una società più giusta e libera. La loro memoria e la loro testimonianza continuano a ispirare l’impegno per la legalità e per la difesa della democrazia”.