E’ il giorno della firma dell’Accordo sui Fondi Fsc e della pioggia di soldi sulla Sicilia. Il documento sarà firmato nel pomeriggio nel corso di una cerimonia dal primo ministro Giorgia Meloni e dal governatore dell’Isola Renato Schifani.

Inevitabile la polemica con le opposizioni sia sulla scelta del periodo pre elettorale che sull’uso vero e proprio che si farà di questo fondi ma kil fatto è che ci sono circa 5 miliardi a disposizione di centinaia di progetti.

I soldi e i progetti per Palermo

“Dalle decontribuzioni per le assunzioni, alla Zes Unica che rilancerà imprese e attività produttive, fino all’accordo sull’Fsc tra governo nazionale e governo regionale che porterà in Sicilia miliardi di  investimenti. Il Sud riparte davvero, grazie a Giorgia Meloni” dice Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia, a margine dell’evento durante il quale è stato inaugurato il comitato elettorale del partito a Palermo, alla presenza del responsabile dell’organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli.
“Solo a Palermo – aggiunge – sono destinati centinaia di milioni di euro che consentiranno di intervenire su diversi settori: dalla riqualificazione della Fiera del Mediterraneo per cui sono stati previsti investimenti per 30 milioni di euro, al potenziamento dell’Aeroporto di Palermo con altri 15 milioni e per la messa in sicurezza di Monte Pellegrino e Monte Gallo.  Diversi interventi invece riguarderanno la costa palermitana, dal waterfront Crispi ad Acqua dei corsari, da Mondello a Sferracavallo. Una pioggia di finanziamenti è prevista per strade e infrastrutture e non mancano gli stanziamenti per le nostre bellezze architettoniche, come i 15 milioni previsti per il restauro del Teatro Politeama. Finanziamenti importanti – prosegue Varchi – che consentiranno all’amministrazione comunale di proseguire con forza, decisione e risorse il cammino virtuoso al quale ho contribuito anche nella veste di assessore al bilancio, attraverso il risanamento dei conti. Obiettivi che non avremmo centrato senza il sostegno del governo Meloni che ringrazio per l’attenzione rivolta ancora una volta alla Sicilia e a Palermo. Un’attenzione confermata – conclude Varchi – dall’accordo di coesione più importante tra le Regioni d’Italia”.

Cosa c’è nell’accordo di Coesione

La parte più significativa riguarda le infrastrutture di “Mobilità e trasporti”. Nel Fsc, dopo il prelievo di 1,3 miliardi di come cofinanziamento regionale per il Ponte, resta poco più di un miliardo per 150 interventi, di cui la maggiora parte (121 per 690 milioni) riguarda le strade. Fra le opere più importanti ci sono la costruzione dello svincolo di Monforte-San Giorgio sulla Messina-Palermo (40 milioni), il collegamento interno di Alcara Li Fusi (39 milioni), gli interventi di messa in sicurezza sulle tre autostrade siciliane (37 milioni); previsti anche 25 milioni per il potenziamento dei collegamenti stradali con l’aeroporto di Comiso. A proposito: 82 milioni del Fsc sono destinati al trasporto aereo, di cui 20 per il progetto cargo a Comiso, altri 20 per il terminal passeggeri a Palermo, più altri investimenti su Catania (9 milioni per il comparto security del piano partenze, 5 per la viabilità, 4,9 per il varco doganale, 3,2 per la rifunzionalizzazione del terminal passeggeri).

Uno degli interventi infrastrutturali più importanti riguarda il trasporto su rotaie: 121 milioni, sui 729 del progetto, andrà alla tratta Misterbianco-Paternò della metropolitana di Fce.

Altri 95 milioni al trasporto marittimo e 49 milioni per la mobilità urbana, con 5 progetti.

A “Competitività e impresa” 450 milioni

Il primo tesoretto arriva per “Competitività e impresa”: 450 milioni. Dei quali 300 milioni alle Attività produttive e 150 milioni al Turismo (che aveva sforato di 30 milioni). Nel primo ambito sono previsti 90 milioni per la “riqualificazione dei Complessi termali di Sciacca e Acireale”.

E poi una serie di agevolazioni: 135 milioni per le imprese del comparto alberghiero ed extra-alberghiero; 100 milioni a “infrastrutture per le imprese”; fondi per il cofinanziamento del contratto di sviluppo, 44 milioni per “Ripresa Sicilia”, 27 milioni per “FalnSicilia” il progetto di cofinanziamento della misura Fare Impresa, 19 milioni per “Realizzazione linea pilota microchip nell’area industriale di Catania” e 15 milioni di contributi alle “imprese di produzione cinematografica e audiovisivo”.

“Energia”, previsti 45 interventi

Nell’area “Energia”, rispetto a una dotazione iniziale di 100 milioni, c’è stato un “minore assorbimento di risorse” pari a 31,6 milioni. In tutto sono previsti 45 interventi spalmati soprattutto nei comuni. Fra i più rilevanti: 6,4 milioni per l’efficientamento degli impianti di Melilli; 5,8 milioni per la casa albergo per anziani di Ravanusa; 4.5 milioni per la Colonia Marina di Licata; 3,1 milioni per il palazzo municipale di Maletto, 3 milioni per il convento dei padri cappuccini di Geraci.

“Ambiente e risorse naturali”, schede per oltre 2,5 miliardi

Molto più lungo e corposo l’elenco delle richieste, in tutto 241, sull’area tematica “Ambiente e risorse naturali”: a fronte di una disponibilità di 2.2 miliardi (compresi 800 milioni per i due termovalorizzatori) le schede caricate ammontano a oltre 2.5 miliardi con un “overbooking” di 380 milioni. In questo contesto l’Agricoltura ha inserito progetti di irrigazione per i Consorzi di bonifica pari a quasi 290 milioni, circa 30 milioni per l’acquisto di mezzi antincendio richiesti dal Corpo forestale.

“Rischi e adattamento climatico”, 237 milioni

Poi ben 139 interventi (237 milioni il costo) alla voce “Rischi e adattamento climatico” distribuiti su tutto il territorio, gestiti dal commissario per il dissesto idrogeologico, di cui 250 milioni riservati a “interventi di ripristino degli alvei fluviali”.

“Cultura” e infrastrutture sportive

Alla “Cultura” erano previsti 290 milioni, 120 dei quali per infrastrutture sportive. Quest’ultime sono state pero spostate, su richiesta, del Turismo all’area “Strutture sociali”. E dunque gli interventi culturali finanziati, in tutto 54 quelli caricati nella piattaforma Invitalia, ammontano a circa 170 milioni. Tra i principali: 20,6 milioni per la Cittadella della Cultura a Messina; 15 milioni per il Politeama di Palermo; 8 milioni per il quartiere rupestre di Chiafura nel parco archeologico di Kamarina; 7,5 milioni per la rinfunzionalizzazione dell’ex Santa Marta di Catania e altrettanti per la Rocca di Gagliano Castelferrato; 6.1 milioni per il museo di Castello Ursino di Catania.

Duecentocinquanta milioni per  il capitolo “Sociale e salute”

Nell’area tematica “Sociale e salute” che ha assorbito le infrastrutture sportive, ci sono 250 milioni per tre interventi dell’assessorato alla Salute: 130 per il nuovo ospedale di Gela, 50 per il “rinnovo tecnologico Ismett 2” e 70 per un generico “rinnovamento della rete ospedaliera” in cui non sono specificati singoli progetti. Infine, “Istruzione e formazione”, 34 interventi (quasi tutti di edilizia scolastica e residenze universitarie) caricati sulla piattaforma Invitalia per un totale di quasi 80 milioni con un “risparmio” di 20 rispetto alla dotazione iniziale.