”Dalle parole del presidente Musumeci durnate le audizioni svolte oggi sembrerebbe emergere, più che un ‘sistema Montante’, un ‘sistema Lumia’, nel quale il primo era garante di interessi particolari e specifici del mondo imprenditoriale, ma era il secondo ad essere appunto al centro del sistema parallelo di governo della Regione. È ovviamente ancora un quadro che si sta delineando e non già una certezza. Un motivo in più per proseguire nel lavoro della Commissione”.

Lo dice il presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava, che oggi ha ascoltato il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nell’ambito delle audizioni per l’indagine conoscitiva sul cosiddetto sistema dell’imprenditore Antonello Montante arrestato per corruzione e indagato insieme a esponenti delle forze dell’ordine, dei servizi segreti e politici.

“Avremmo voluto ascoltare tutti i presidente della Regione – ha detto Fava al termine dell’audizione – Abbiamo ascoltato Raffaele Lombardo ed avremmo voluto ascoltare Crocetta, che ha declinato l’invito. Oggi abbiamo ascoltato anche il presidente Musumeci per la sua esperienza di presidente della commissione antimafia e deputato dell’opposizione nella scorsa legislatura. Vogliamo capire quanto di questo ‘sistema Montante’ rischia di sopravvivere come governo parallelo della Regione siciliana”.

Fava dice che Musumeci ha parlato ”con assoluta franchezza di un ‘sistema Lumia’, ovvero una forte paternità politica nella creazione di questo cerchio magico e della governance parallela alla quale partecipavano, secondo quello che ci ha ricostruito Musumeci e confermato anche da diverse altre audizioni, diversi ‘pezzi’, istituzionali e non, che si sono raccolti attorno a Montante”.

“Siamo di fronte ad una organizzazione più articolata che non si esaurisce solo nelle responsabilità di Montante”, aggiunge Fava. Il presidente dell’Antimafia regionale ha ricordato che la prossima settimana saranno ascoltati “l’ex assessore Marino e il geometra Cicero e poi saremo nelle condizioni di presentare la relazione finale”.

(Ansa)

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