“Abbiamo letto l’ultimo scambio di battute tra l’assessore Ruggero Razza e il rettore Fabrizio Micari. Riteniamo sia arrivato il momento di finirla con le polemiche. L’assessore sostiene di non aver potuto fare la nomina del nuovo direttore generale del Policlinico di Palermo a causa dell’emergenza sanitaria di questi mesi ma proprio nel momento dell’emergenza anche l’ospedale universitario del capoluogo siciliano avrebbe avuto bisogno di una guida stabile e continua per affrontare e risolvere i problemi dell’azienda”.
Il segretario generale della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino torna a sollecitare la nomina del manager del Policlinico, che sembrava in dirittura d’arrivo. “Auspichiamo che le polemiche politiche – dichiara Fabio Cirino – vengano messe da parte e che gli organi istituzionali si assumano la responsabilità del ruolo che ricoprono con il via libera alla nomina di un direttore generale che manca da mesi. Il precedente direttore, Carlo Picco, si è dimesso a dicembre, i direttori generali si avvicendano, ma ci stupisce che non ci si renda conto che proprio in un momento difficile come questa l’azienda ospedaliera universitaria ‘Paolo Giaccone’ avrebbe bisogno di qualcuno in maniera costante al timone. Ci auguriamo finisca lo scaricabarile, che dura da mesi, e che venga nominato il direttore generale per tornare ad affrontare le tante problematiche che affliggono il Policlinico. Il nome sia il risultato di una condivisione, perché venga scelto, come chiediamo da mesi, un interlocutore affidabile per riprendere in mano le progettualità avviate e le tematiche e gli impegni lasciati a metà durante il mandato del precedente direttore, andato via in maniera improvvisa dopo solo un anno per ricoprire altri incarichi al Nord”.
Tra i tanti problemi rimasti in stand by, le indennità delle funzioni specialistiche non assegnate al personale sanitario e tecnico amministrativo, che aspettavano da tre anni; l’annosa questione dell’aumento del buono pasto; incarichi e posizioni organizzative; la pianta organica.
“La sensazione dei lavoratori – aggiunge Cirino – è che il Policlinico sia rimasto abbandonato a se stesso e tutto questo è avvenuto per di più durante il periodo del Covid19. Il direttore sanitario Giovanna Volo in questo frangente ha ricoperto anche le funzioni del direttore generale e del direttore amministrativo. Ma è chiaro che per doversi occupare dell’emergenza sanitaria, tanti adempimenti siano stati tralasciati. Il manager Carlo Picco aveva tentato di rimettere in sesto una macchina immobilizzata, incancrenita, aveva instaurato un rapporto con le organizzazioni sindacali. Il fatto che sia andato via in una situazione amministrativamente pesante, in un periodo di crisi, e che non sia ancora stato sostituito, ha lasciato dietro di sé tante situazioni in sospeso. Quello che appare è che sia da parte del rettore Micari che dell’assessore Razza si stia esprimendo disattenzione sul Policlinico, con refluenze sulla didattica e sull’università ma anche sull’ospedalizzazione di uno dei poli di punta della Sicilia. I lavoratori vorrebbero essere rassicurati al più presto”.
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