“I lavori sulla prima corsia del ponte Corleone saranno ultimati a luglio“. Lo dichiara il deputato regionale del M5S Adriano Varrica, a margine dell’incontro che si è svolto presso la IV Commissione dell’Ars insieme ai vertici di Anas. Ente che, come è ben noto, è coinvolto dalla convenzione sottoscritta con il Comune di Palermo nel mese di ottobre per le opere che riguardano i lavori e le relative opere di progettazione degli interventi da effettuare su viale Regione Siciliana. Fra questi, la ristrutturazione dell’attuale viadotto, il raddoppio del ponte Corleone e la progettazione del futuro svincolo Perpignano. Opera quest’ultima su cui si registrano significativi passi in avanti, dopo quattro anni di rallentamenti fra pastoie burocratiche e procedure incagliate nei meandri della burocrazia. Secondo quanto affermato dal deputato pentastellato infatti, la progettazione dell’opera dovrebbe essere pronta entro l’anno.
Varrica: “Comune trovi risorse per seconda carreggiata”
Soddisfatto il parlamentare regionale del M5S, il quale però invita il Comune di Palermo ad accelerare sul reperimnto delle risorse necessaria a proseguire gli interventi di manutenzione. “Adesso dipenderà dal Comune reperire le risorse affinché Anas possa intervenire sulla seconda carreggiata del Corleone; sulla realizzazione delle bretelle laterali (la cui progettazione è già pronta) e dello svincolo Perpignano, i cui lavori potrebbero partire nella seconda parte del 2024. Confido che la strada della riprogrammazione di risorse FSC 2014-20, che ho fatto utilizzare al Comune già ad inizio 2022 e che ha consentito di sbloccare i lavori sul Ponte Corleone e di avviare la progettazione del Perpignano, possa risultare ancora una volta vincente”.
La manutenzione sul ponte Corleone
Con riguardo ai lavori sul ponte Corleone, si tratta di opere di risanamento strutturale relative agli elementi architettonici in cemento armato. Lavori da 4,4 milioni di euro, con poco meno di 700.000 euro destinati ad oneri di sicurezza. Ad aggiudicarsi i lavori è stata la Steelconcrete, con impresa esecutrice designata la AC&F di Roma. Una firma dell’accordo avvenuta a Palazzo delle Aquile il 12 ottobre scorso, lontana da occhi indiscreti. Basso profilo, quello scelto da parte dell’Amministrazione, che ha affidato il proprio pensiero sulla questione ad una nota stampa a firma del sindaco Roberto Lagalla. “La consegna dei lavori per la messa in sicurezza e il risanamento strutturale del Ponte Corleone è un altro passaggio importante che questa amministrazione porta a termine, dopo la convenzione firmata lo scorso 6 settembre con il commissario straordinario Matteo Castiglioni, che si avvale dell’Anas come stazione appaltante”.
I fondi da reperire per il raddoppio
Discorso diverso per i lavori e la progettazione del raddoppio del ponte Corleone. Una vicenda, quella della realizzazione delle bretelle laterali del ponte Corleone, che parte da molto lontano, come riferì lo stesso Varrica durante il reportage realizzato da Sicilia, approfondimento giornalistico realizzato da Video Regione. “Si discute di costruire le bretelle laterali del ponte Corleone già da diversi decenni. Questo progetto, inizialmente, era finanziato con risorse ex AgenSud, risalenti a metà degli anni 90. Circa 40 milioni di euro destinati al progetto del raddoppio del viadotto di viale Regione Siciliana e allo svincolo Perpignano. Gli interventi per il raddoppio sul ponte Corleone si bloccarono 2008, con la rescissione contrattuale da parte del Comune di Palermo rispetto ai lavori, allora già iniziati. Ciò a causa dei problemi che investirono la ditta che si stava occupando degli interventi”.
Di quei lavori rimane soltanto qualche “traccia”, come gli scheletri dei piloni edificati ai due estremi della valle sul fiume Oreto. Opere di cui si è tornati a parlare circa quattro anni fa, con la lente d’ingrandimento che si posò sullo stato del ponte Corleone e sulla necessità di effettuare dei lavori di manutenzione. “Nel 2018 iniziai un’attività di verifica dei fondi residui. A seguito di approfondimenti, una nota del Ministero rispose alle mie domande, dicendoci che di quelle risorse ex AgenSud non era rimasto più nulla. Mi sono occupato di far riprogrammare le risorse presenti all’interno dei capitolo di spesa del cosiddetto Patto per Palermo, al fine di sbloccare la progettazione. Oggi abbiamo un progetto esecutivo ultimato e aggiornato. Per ripartire con i lavori bisognerà trovare le risorse per i lavori. Ci aggiriamo intorno ai 20 milioni di euro“.
Il caso dello svincolo Perpignano
Ancora più indietro è l’iter per realizzare lo svincolo di via Perpignano. La determina a contrarre il bando di progettazione partì ufficialmente il 13 dicembre 2018, ovvero oltre quattro anni fa. Quattro anni di ritardo, quattro Rup diversi sulla progettazione dell’opera. Tanti sono stati infatti i tecnici a essersi succeduti nel ruolo di responsabile unico del procedimento. L’ultimo in ordine cronologico è stato Giuseppe Lopes, attuale sindaco di Mezzojuso e nominato per l’incarico a novembre 2020. Una successione di burocrati che non ha sortito effetti, tanto da costringere l’assessore ai Lavori Pubblici a chiedere spiegazioni ai propri uffici nel mese di dicembre 2022. Ciò dopo che proprio il commissario straordinario Matteo Castiglioni ha chiesto la revoca del bando in questione. Soluzione condivisa dall’Amministrazione e poi messa in campo.
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