Celebrare il legame tra la Sicilia e il Giappone attraverso l’arte e la cultura. Si stabilizza un ponte tra le due culture e si diffonde il “giapponismo” grazie ai suoi due principali esponenti e alla riapertura del museo “Vincenzo Ragusa O’Tama Kiyohara” all”interno dell’istituto d’istruzione superiore di piazza Turba a Palermo. In occasione dei 140 anni dalla fondazione del liceo artico-industriale, martedì 23 aprile 2024 alle ore 18,  è previsto il taglio ufficiale del nastro che renderà fruibile la nuova esposizione museale all’intera comunità scolastica e non.

La mostra ripercorre l’affascinante itinerario di Vincenzo Ragusa, scultore, insegnante e collezionista attivo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. L’esposizione mette in luce il suo ruolo, insieme a quello di O’Tama Kiyohara, nel diffondere il “giapponismo” in Sicilia. Entrambi, hanno contribuito alla fondazione del “Museo-scuola” nel 1884, un’istituzione unica nel suo genere che ha ospitato maestranze nipponiche.

La mostra tra acquerelli, ceramiche e sculture

La mostra offre un’ampia panoramica del giapponismo, con opere di O’Tama Kyyohara, tra cui delicati acquarelli, e una selezione di manufatti originali della collezione giapponese, come lacche, ceramiche e tessuti provenienti da Kyoto e dalla Cina. Non mancano le opere di Vincenzo Ragusa, tra cui una scultura, disegni e fotografie del monumento equestre a Giuseppe Garibaldi e del suo busto in gesso, recentemente restaurati.

Nell’itinerario sarà possibile ammirare anche una significativa collezione di ceramiche, una sezione dedicata all’arte sacra, tra cui tre paliotti del XVII-X-VIII secolo appena restaurati, e un’ulteriore sezione dedicata all’arte del XX secolo, caratterizzata da numerose opere realizzate da allievi e docenti della scuola, tra cui Alessandro Manzo.

La scuola-museo del 1884

Il liceo artistico “Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara” di Palermo vanta una storia ricca e affascinante, iniziata nel lontano 1884 con la fondazione del “Museo artistico industriale scuole officine”. L’istituto, nato per formare giovani artisti, è stato guidato fin dalle origini da Vincenzo Ragusa e O’Tama Kiyohara, figure chiave nella diffusione del “giapponismo” in Sicilia.

Nel corso dei suoi 140 anni di storia, l’istituto ha attraversato divere fasi, cambiando nome e sede: nel 1884 nasce il “Museo artistico industriale scuole officine” con sede a palazzo Belvedere; nel 1887 la scuola diventa “Regia scuola superiore d’arte applicata all’industria” e si trasferisce a palazzo Airoldi. Più tardi, nel 1924 con la riforma Gentile, nasce il “Regio istituto e scuola d’arte” che si trasferisce all’ex monastero dello Schiavuzzo. Successivamente, nel 1970 l’istituto trova la sua sede attuale in piazza generale Turba, poi nel 2005 viene intitolato “Vincenzo Ragusa e O’Tama Kiyohara” fino ad arrivare al 2019, quando il museo Delitala viene dedicato a Vincenzo Ragusa e O’Tama Kiyohara, con l’integrazione di opere della collezione giapponese originale.

Il nuovo allestimento espositivo

Il nuovo allestimento espositivo che verrà aperto al pubblico il 23 aprile 2024 presso l’I.S.S “Vincenzo Ragusa-O’Tama Kiyohara” , è stato realizzato attraverso un lavoro sinergico a cui hanno partecipato il centro regionale “Progettazione e restauro”, il liceo artistico italo-svizzero di Zurigo, l’università degli studi di Palermo assieme al ruolo centrale dell’archivista Marcello Messina, il quale ha recuperato gran parte  dell’archivio storico dell’attuale liceo artistico.

La riapertura del museo rappresenta un’occasione unica per immergersi nel fascino del giapponismo e di scoprire il suo legame con la Sicilia. L’evento inoltre, include anche l’emissione di una cartolina celebrativa da parte di poste italiane.

Articoli correlati