L’Ars, nel corso della votazione per l’approvazione della Finanziaria 2018, ha approvato un emendamento che prevede la salvaguardia dei cosiddetti stabilizzati dei gruppi parlamentari e taglia da 58.571 euro a 38.071 euro la somma prevista da una normativa statale da destinare ai collaboratori esterni dei singoli deputati.

L’emendamento, firmato da tutti i capigruppo, prevede l’eliminazione dei contratti ‘D6’ e concretizza quello che era stato l’impegno del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che ha sempre sostenuto che “non sarebbe stato moralmente accettabile, ‘licenziare’ i cosiddetti stabilizzati”, collaboratori che svolgono l’attività di supporto parlamentare in alcuni casi da oltre vent’anni.

“Con questo taglio – sottolinea Miccichè – l’Assemblea regionale risparmierà circa 1 milione 800 mila euro l’anno, per un totale di 9 milioni in questa legislatura”.

La norma approvata mette ordine nelle retribuzioni degli 80 stabilizzati: il massimo che potranno ottenere nel corso di un anno sarà di 58.571 euro e saranno previste anche fasce di importo minore.

I deputati potranno avere massimo 2 collaboratori: uno potrebbe essere il tradizionale portaborse, l’altro un collaboratore qualificato che lo aiuterà nella sua attività legislativa. Infine, i deputati non sono obbligati a reclutare personale esterno, ma possono utilizzare le somme loro destinate per pagare gli stabilizzati.