Basta “fughe in aventi” e “demagogia” sulla pelle del personale Covid che ha lavorato in pandemia in Sicilia. E’ questo il messaggio che vuole far passare la Democrazia Cristiana Nuova nel caos che ruota attorno alla richiesta di proroga dei contratti e della sperata stabilizzazione. Non solo, perché la Dc risponde anche ai compagni di maggioranza, i deputati regionali di Fratelli d’Italia, che hanno presentato una risoluzione sul tema, consigliando di inserire nel provvedimento presentato in aula anche i lavoratori esclusi fino a ora da ogni proroga o stabilizzazione.

Lo scontro nella maggioranza

Un vero e proprio scontro all’interno della maggioranza quindi ha innescato la faccenda dei precari Covid. Ieri i deputati del gruppo di Forza Italia all’Ars hanno ricordato come la precedente gestione Musumeci della pandemia abbia lasciato un buco di bilancio che si aggira attorno ai 400 milioni, considerando “inopportuno continuare ad alimentare le speranze del personale precario promettendo proroghe e stabilizzazioni anche di amministrativi e tecnici”. Forza Italia ha risposto così alla risoluzione presentata dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia per la proroga dei contratti dei cosiddetti precari Covid. “Quello di Fratelli d’Italia è un atto d’indirizzo di segno opposto alla posizione di responsabilità già assunta dal governo regionale – sottolineano i deputati di Forza Italia all’Ars”. Di tutta risposta, i deputati Fdi hanno continuato a ribadire la propria posizione che tutti i precari covid meritino “una possibile stabilizzazione”.  Una situazione di sofferenza e di scontro politico che potrebbe portare ad une vera e propria crisi di maggioranza, la prima.

“Assicurare un futuro ai lavoratori senza demagogie”

Ora la Dc cerca di stemperare anche se non lesina critiche ai colleghi di coalizione del partito della Meloni. “Crediamo che bisogna lavorare per poter assicurare un futuro ai lavoratori reclutati per l’emergenza Covid-19 che, durante la pandemia, hanno prestato il proprio servizio in un momento difficile per tutta la comunità. Riteniamo vada fatto senza fughe in avanti che sanno di demagogia”. Lo dichiarano il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro e il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace.

La risoluzione di FdI? “Strumentale e irrispettosa”

Sulla prosecuzione dei contratti e alle future prospettive di stabilizzazione dei precari Covid, aggiungono: “Innanzitutto riteniamo strumentale e irrispettosa nei confronti della coalizione di maggioranza e ancor più nei confronti del governo la risoluzione presentata dai 9 deputati di Fratelli d’Italia. Farebbero bene i proponenti della risoluzione ad attivarsi, presso il Governo Nazionale, per estendere la norma che consente la possibilità di stabilizzazione anche al personale tecnico e professionale in atto escluso dal Milleproroghe, ma è altresì necessario richiedere al Governo Nazionale di prevedere la possibilità di poter reclutare ‘fuori ruolo’ i lavoratori impiegati per l’emergenza Covid-19 al fine di garantire i livelli occupazionali. Oppure – continuano – programmare con le ASL la possibilità di rivedere i piani di fabbisogno del personale e quindi la revisione delle piante organiche”.

La proposta della DC

“Noi proponiamo di poter utilizzare le risorse che consentono l’aumento dei tetti di personale del SSN, così come previsto dal D.Lgs. 35/2019 (Decreto Calabria) al fine di poter scegliere di dare copertura finanziaria alle future assunzioni. Senza questo necessario intervento legislativo nazionale la risoluzione presentata assume la valenza di un atto politico non rispettoso della coalizione e molto demagogico”, concludono.

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