Il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, e il coordinatore regionale del Nidil, Giuseppe Oliva, esprimono soddisfazione per l’approvazione da parte della Camera dei deputati dell’emendamento che stabilizza i circa 500 (950 in tutta Italia) lavoratori co.co.co. che svolgono funzioni ausiliare e tecnico –amministrative nelle scuole siciliane.

L’emendamento, scomparso in Senato, è stato ripristinato nel passaggio alla Camera della legge di stabilità nell’ambito di un maxiemendamento “grazie alle pressioni del sindacato- osservano Pagliaro e Oliva- e soprattutto dopo le manifestazioni del Nidil Cgil nelle piazze di Siracusa e Palermo e il sit del 13 dicembre a piazza Montecitorio”.

“Abbiamo fatto presente durante un incontro al Mef- aggiungono i due sindacalisti- che la stabilizzazione non avrebbe aumentato i costi del ministero, perché i co.co.co. Ata sono già inseriti nei costi della gestione del personale del Miur”. “La battaglia è stata dura- rilevano i due esponenti sindacali- “serrata la discussione in Parlamento ma alla fine è prevalso il buon senso del governo. Dopo vent’anni di precariato le collaboratrici e i collaboratori della scuola assimilati Ata raggiungono così l’agognata stabilizzazione del rapporto di lavoro”.

Pagliaro e Oliva concludono dicendo che “l’impegno del sindacato per garantire la piena occupazione, il rispetto del contratto nazionale e i diritti acquisiti dai lavoratori durante il lungo precariato continuerà con i presidi nelle piazze siciliane”.

“Esprimiamo soddisfazione – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario di Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – Palermo per un risultato che è stato raggiunto grazie alla mobilitazione che Nidil Cgil, con a fianco la Cgil, ha messo in campo a tutti i livelli, a partire dalle partecipatissime iniziative, anche in maniera unitaria, portate avanti in questi giorni, che hanno visto l’interlocuzione con tutti gli attori istituzionali del territorio. Adesso, in attesa dell’approvazione definitiva della legge di bilancio manteniamo alta l’attenzione per garantire a questi lavoratori, oltre che la stabilizzazione, il rispetto dei diritti acquisiti nella loro lunga carriera lavorativa”.

“Dopo oltre vent’anni di precariato e una dura lotta da parte di questo sindacato, i lavoratori sono stati finalmente assunti”. Lo annunciano, esultando, il segretario Danilo Borrelli e Maria Tornabene della UilTemp Palermo, che rappresenta la maggioranza del personale nelle scuole del Palermitano. E aggiungono: “Ci siamo battuti per anni insieme ai lavoratori. Non sono mancate proteste e mobilitazioni di piazza soprattutto nelle ultime settimane. E dopo tanti sacrifici è stato riconosciuto a queste famiglie il diritto a un’occupazione stabile e sicura. Questi lavoratori potranno finalmente trascorrere un Natale sereno”.

“Un grande risultato giunto grazie alle proteste organizzate dai sindacati soprattutto dopo il parere negativo del Mef , abbiamo chiarito, come ribadito più volte, che questi lavoratori sono già in pianta organica e che quindi non comportano costi aggiuntivi per la pubblica amministrazione. Saranno circa 800 coloro che beneficeranno di questa stabilizzazione, circa 450 sono sul territorio regionale e 200 sono della provincia di Palermo” . Ad affermarlo è Francesco Amato segretario regionale Felsa Cisl che commenta cosi l’approvazione alla Camera di un emendamento che da al via alla stabilizzazione dei Cococo ex Lsu del Ministero della Pubblica Istruzione. “Un passo importante – riferisce il coordinatore territoriale Felsa Cisl Palermo Trapani Giuseppe Cusimano – che ci ha visto impegnati nell’ambito della protesta nazionale perché il più alto numero di lavoratori opera nella provincia di Palermo. Abbiamo unito le forze con tutti i sindacati, cercando anche il dialogo con le istituzioni, per il raggiungimento di un fine comune, ovvero la stabilizzazione attesa di questo personale che da troppi anni soffre la precarietà”. Mimmo Milazzo segretario Cisl Sicilia e Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani, concludono “il percorso per il quale la Cisl si batte da anni è avviato, vigileremo fino a quando non si giungerà all’approvazione definitiva della legge di bilancio per vedere finalmente concretizzarsi questo obiettivo atteso da oltre venti anni”.