Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha partecipato al Forum organizzato dall’Ansa.
Ha parlato non solo del M5S, bensì dello scenario politico attuale, dei rapporti tra il Movimento e il Pd, e ha annunciato che arriverà presto in Sicilia.

“Nessuna esigenza di cambiare simbolo, il M5S non deve diventare un partito tradizionale”

Ha detto Conte: “Non avverto nessuna esigenza di cambiare simbolo, il M5s deve lavorare in maniera efficace sulla transizione energetica e in prospettiva lo vedo sempre più organizzato capillarmente, anche con i comitati politici, per affrontare tutti i temi sul tappeto. Il movimento deve darsi senza diventare un partito tradizionale dopo essere nato da un momento di rabbia e protesta dei cittadini. La ragione fondativa continuerà ad essere una costante”.

Martedì a Palermo per una lezione su mafia e politica

Ha proseguito Conte: “Importante in questo quadro la nostra scuola di formazione per il confronto con esperti che ci aiuteranno ad orientarci sui grandi temi di attualità. Ci sarà un importante ciclo di lezioni. Martedì sarò a Palermo per una lezione dedicata a mafia e politica con due illustri personalità”.

Il rapporto con il Pd

Parlando dell’ipotesi delle primarie nel centrosinistra, e del rapporto con il Pd, Conte ha spiegato: “Con il Pd alla luce dell’esperienza concreta fatta con governo Conte 2 c’è un rapporto privilegiato. Non è ancora un’alleanza in senso stretto, ci sono questioni politiche su cui ci misuriamo a beneficio degli elettori. Se ci sono divergenze non possiamo metterle sotto il tappeto”.

Lo scenario in Sicilia e le primarie nel centrosinistra

Riferendosi nello specifico allo scenario politico della nostra Isola ha detto: “In Sicilia c’è una prospettiva concreta di lavoro insieme e quindi si è posto il problema di come individuare i protagonisti del progetto. Stiamo valutando il ragionamento delle primarie, per noi sarebbe un esperimento nuovo, ci stiamo lavorando. Per il Pd la novità sarebbero invece le primarie on line. Ci saranno dei tocchi di novità che apporteremo. Nessuno si deve avvantaggiare di queste regole, tutti devono avere la possibilità di poter competere”.

Primarie centrosinistra il 23 luglio

Sabato 23 luglio le primarie del centrosinistra per scegliere chi sarà il candidato alle prossime elezioni regionali in programma in autunno. E ci sono già anche i nomi dei candidati. Per il dopo Musumeci potrebbe essere una sfida a tre: in pole per il Pd l’eurodeputata Caterina Chinnici e per il Movimento Cinque Stelle il sottosegretario Giancarlo Cancelleri, oltre a Claudio Fava, l’ex presidente della commissione Antimafia dell’Ars che chiede le consultazioni da più di un anno.

I nodi da sciogliere

Due sere fa a tarda ora il tavolo tecnico della coalizione ha approvato la bozza di regolamento che adesso, pare entro sabato, verrà approvata dal tavolo politico. Poi scatterà il conto alla rovescia col termine per la presentazione delle candidature fissato per le 16 del 28 giugno. Entro quella data i giallorossi dovranno sciogliere i nodi interni. Il Partito Democratico dovrà decidere se confermare le indiscrezioni che da settimane danno come candidata Chinnici: ci sarebbe ancora un pressing sul vice segretario Giuseppe Provenzano, mentre nelle scorse settimane si era fatta avanti pure l’ipotesi di Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed eurodeputato.

I nomi nel M5S

I problemi ci sono anche nel M5S. Cancelleri deve affrontare il nodo del terzo mandato su cui conte, leader del partito, non si è ancora espresso. Si va verso il voto interno al M5S per decidere su questa questione. Gli altri nomi che spuntano tra i grillini sono quelli dei Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola. Fava invece ha già deciso da tempo di candidarsi e si è anche dimesso dalla commissione regionale antimafia all’Ars.

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