«Accolgo volentieri le proposte avanzate dall’Associazione Labdem, con cui ho avuto modo di confrontarmi. È sicuramente nostra intenzione continuare ad abitare lo spazio del Partito socialista europeo e sviluppare una politica di obiettivi condivisi con Bruxelles». A dirlo è Teresa Piccione, candidata alla segreteria regionale del Pd in Sicilia del prossimo 16 dicembre.

«Considero quello attuale – continua la Piccione – un Congresso rifondativo del Partito democratico, in cui si confrontano due modelli. Quello da noi sostenuto, del partito-comunità che trae linfa dalle culture fondative del Pd: socialista, ambientalista, cattolica democratica. E quello di Renzi e Faraone: del “partito –contenitore, che mette insieme tutte le forze di opposizione a Lega e 5Stelle”, in una miscela indistinta. E forse anche un confronto tra chi, come me, comunque vada il congresso, intende restare nel Pd, per ricostruirlo, e chi pensa ad un altro progetto. Credo che occorra invece rivendicare la propria identità e ricostruire il campo del centrosinistra, di cui il Pd può essere punto di riferimento. Il 2019 sarà anno di duro lavoro, per ricostruire il tessuto connettivo dei circoli sui territori, per aprire un tempo nuovo di ascolto e condivisione, rilanciare la proposta politica insieme agli alleati e portare avanti con forza l’opposizione al governo regionale della Sicilia – immobile e inconcludente – e al governo nazionale – pericoloso e nocivo per tutti gli italiani – per lavorare allo sviluppo della nostra terra».

Questo il documento di LabDem Sicilia al quale fa riferimento Teresa Piccione :

“Oggi una delegazione di LabDem si è recata ad un incontro con la candidata alla segreteria regionale siciliana del PD Teresa Piccione.
Nell’occasione la delegazione si è fatta portavoce di due richieste dell’Associazione, considerato il particolare momento di confusione che si è ingenerato a livello nazionale.
Si chiede:
1) che i candidati chiariscano unitamente al loro programma la loro prospettiva politica indipendentemente dall’esito delle votazioni congressuali a livello regionale e nazionale, dichiarando che non hanno intenzione di concorrere alla eventuale fondazione di un altro partito;
2) un impegno ad indire un nuovo congresso regionale rifondativo del Partito dopo il tesseramento 2019 con l’obiettivo di rilanciare la funzione politica, partecipativa e democratica dei circoli e delle strutture;
3) un chiaro e deciso impegno a lavorare per rafforzare i vincoli e l’attività politica con il PSE a Strasburgo”.