“Ringraziamo moltissimo i cittadini del comprensorio di Bagheria, Casteldaccia, Altavilla Milicia e Santa Flavia per il prezioso contributo in termini di impegno e di voti dato nel corso delle Presidenziali22. É la plastica dimostrazione di un contatto e di un rapporto che, con i cittadini, non si è mai interrotto”. Lo affermano i deputati M5s, Salvatore Siragusa (Ars) e Davide Aiello (Camera), a commento dei risultati delle primarie per la scelta del candidato alla Regione del campo progressista.
Siragusa e Aiello “Soddisfatti anche dei risultati in altre realtà più piccole”
“Non possiamo che essere soddisfatti anche per l’ottimo risultato di Palermo città e di altre realtà più piccole come ad esempio Lercara Friddi, Palazzo Adriano, Marineo, Corleone e Borgetto, che hanno saputo esprimere un incoraggiante consenso sulla candidata del Movimento 5 Stelle, Barbara Floridia, frutto di un importante coinvolgimento territoriale dei portavoce, degli attivisti e dei cittadini. Laddove si lavora insieme, senza divisioni e per un unico obiettivo comune i risultati arrivano”, dicono Siragusa e Aiello.
“Risultato indica che bisogna ripartire dai territori”
“Siamo soddisfatti – concludono i due deputati palermitani – dei risultati ottenuti in quest’area della Sicilia, anche se il risultato finale complessivo non ci ha visti vincenti. Infine un grande ringraziamento va anche a Barbara Floridia, per il grande impegno profuso. Questo risultato indica che occorre assolutamente ripartire dai territori, mettendo da parte il partito dell’odio e coinvolgendo tutti quei cittadini che desiderano contribuire alla costruzione di quel campo progressista che altri vogliono solo a parole, perché è evidente che quello che succede a Roma, succede a Palermo”.
Pd va avanti, Barbagallo “Non è campo largo ma alternativo a Musumeci”
Polemiche, scontri, inviti e attacchi non fermeranno la corsa di Caterina Chinnici. Il Pd è convinto e insegue le alleanze puntando a stemperare i toni della polemica con i 5 stelle. “Il campo in Sicilia c’è nei fatti. Non lo vogliamo chiamare progressista, né largo? Allora chiamiamolo col suo vero nome: il campo dell’alternativa a Musumeci, al disastro del suo governo, all’arroganza, alle clientele nella sanità e alle lottizzazioni di ogni spazio di potere” dice, in un’intervista al quotidiano La Sicilia, il segretario regionale del Pd in Sicilia Anthony Barbagallo. “Il Pd è un partito serio. Noi, con le primarie in Sicilia – continua il segretario Dem – abbiamo preso un impegno. E non è che si sono fatte perché una mattina il segretario Barbagallo s’è svegliato e ha deciso così. Abbiamo tenuto le direzioni regionali a porte aperte, davanti ai giornalisti. C’è stata una trasparenza mai vista. Ma c’è stato soprattutto un percorso, in questi cinque anni, di condivisione di idee e di iniziative sui banchi dell’Ars come opposizione compatta che Musumeci ha provato a silenziare”.
Politica ha i suoi tempi, e questo è quello dell’alleanza siciliana
“La politica ha i suoi tempi, i suoi luoghi. E la sua logica: nel governo Draghi c’era anche la Lega, ma noi non ci siamo mai sognati di fare un’alleanza con Salvini alle Regionali o nei comuni. Ripeto: il campo, in Sicilia, è naturalmente composto da tutti quelli che sono alternativi al disastro Musumeci. Non si può costringere nessuno a starci, ma noi siamo per mantenerlo e anzi allargarlo, questo perimetro”.
Auspicabili confronto e apertura a Renzi, Calenda, Ferrandelli
“Il confronto e l’apertura sono auspicabili rispetto a tutti gli interlocutori affidabili, che parlano la nostra stessa lingua sui temi più importanti per la Sicilia. Tanto più che alcuni di loro, a livello nazionale e regionale, condividono un pezzo di nostra storia. Pensi a Renzi e Faraone, Calenda e Ferrandelli: sono stati tutti candidati nel Pd…”.
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