Il progetto per il tram a Palermo è “carente e insufficiente”. Lo scrive l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. In particolare manca un “adeguato censimento dei sottoservizi e degli interventi necessari per risolvere le interferenze con le varie reti” tra cui quella elettrica e la fibra ottica. Entro quattro mesi il Comune di Palermo dovrà comunicare all’Anac il “quadro delle convenzioni sottoscritte con gli enti gestori (Enel, Terna, Open fiber, ecc.), lo stato di avanzamento della progettazione e il progetto esecutivo degli spostamenti e il relativo cronoprogramma aggiornato redatto dall’aggiudicatario”.
La corsa contro il tempo e l’appalto già assegnato
L’ente locale palermitano, per non rischiare di perdere i finanziamenti del Patto per il Sud, ha bandito la gara per l’appalto integrato dall’importo complessivo di 402 milioni di euro. L’aggiudicazione risale al 6 giugno scorso. L’appalto è stato assegnato all’unico concorrente, l’associazione temporanea di imprese, formata dalla piemontese Sis Scpa e dalla spagnola Contrucciones y Auxiliar de Ferr.
Istruttoria nata da segnalazione di attuale assessore
L’istruttoria nasce dalla segnalazione alla stessa Anac inviata, nel marzo 2021, dall’allora presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, attuale assessore ai Lavori pubblici. Veniva chiesto un parere sulla regolarità dell’iter amministrativo seguito dal Comune per la progettazione dei lavori del nuovo Sistema tram Palermo. “Avevo coinvolto l’Anac nell’interesse del Consiglio comunale e dell’intera amministrazione – dice l’assessore Orlando – per verificare la regolarità delle procedure. Mi sarei aspettato tempi più celeri da parte dell’Anac. Sono certo che l’amministrazione comunale sarà in grado di rispondere alle criticità sollevate dall’Anticorruzione”.
Il nuovo progetto
Nell’occhio del ciclone il secondo step, ovvero il pacchetto di linee che vanno dalla D alla G e i relativi parcheggi d’interscambio. A tal proposito, il Comune di Palermo ha dato il via libera alla gara per assegnare la verifica del progetto definitivo e di quello esecutivo. Ma alcune di queste linee, oltre che dai fondi, dipendono inevitabilmente dal destino della linea A. Tratta che fa parte del primo pacchetto di linee e che passerà, nelle intenzioni della vecchia Amministrazione, da via Roma e da via Libertà. Un elemento critico sul quale la nuova amministrazione Lagalla ha espresso la volontà di un “ragionamento ulteriore”, che possa coinvolgere altre forme di trasporto integrato, come i bus elettrici.
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