• Chiesta una pena a 3 anni e mezzo per Totò Orlando
  • Il presidente del consiglio comunale risponde di tentata concussione
  • Il dirigente Antonino Rera risponde di favoreggiamento

Arriva una richiesta di condanna dai giudici della terza sezione del tribunale per il presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando e per il dirigente Antonino Rera. Il primo risponde di tentata concussione e per lui i pubblici ministeri Giovanni Antoci e Claudia Bevilacqua hanno chiesto una pena a 3 anni e mezzo di reclusione. Rera invece è imputato di favoreggiamento e per lui è stata sollecitata una condanna a 2 anni.

La nomina di Rera al centro dell’indagine

Come si legge sul Giornale di Sicilia, l’inchiesta è legata a una selezione destinata a individuare il responsabile dell’ufficio di consulenza giuridico amministrativa del consiglio comunale. Secondo l’accusa. Totò Orlando avrebbe cercato di ottenere la nomina di Rera, tentando così di costringere due dei componenti della commissione. Serafino Di Peri e Dario Gristina, a optare per questa scelta. La nomina non ci fu perché alla fine venne scelto Nicolò Giuffrida, dopo che lo scandalo era venuto fuori. Di Peri, con l’assistenza degli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci, si era costituito parte civile e ha chiesto i danni, sostenendo di essere stato costretto a lasciare in anticipo i propri incarichi al Comune, a seguito di una sorta di mobbing che gli sarebbe stato fatto a causa della vicenda.

Rera risponde di favoreggiamento

Rera l’incarico oggetto del processo non lo ottenne ma ne ebbe un altro. Diventò  dirigente dell’economato dì Palazzo delle Aquile guadagnando anche di più ma Orlando, è andato a giudizio per la nomina che non ci fu. Tentata concussione, è l’accusa, per avere cercato di costringere due componenti della commissione che doveva selezionare i candidati, a preferire Rera a Niccolò Giuffrida poi risultato comunque vincitore. Rera che risponde di favoreggiamento, per avere offerto agli inquirenti una ricostruzione dei fatti ritenuta dai pm lacunosa, in modo da tentare di “coprire” Orlando.