- L’Amat ha concesso una proroga alla Euroservice
- Ma sindacati “perplessi da proroga senza data certa”
- E lanciano appello a forze politiche per un bando che attivi clausola sociale di garanzia occupazionale
“Abbiamo appreso della proroga dell’appalto di pulizia dei mezzi Amat di Palermo i 40 lavoratori che, da anni, svolgono il servizio possono tirare un sospiro di sollievo“. Ne dà notizia Mimma Calabrò alla guida della Fisascat Cisl Palermo Trapani.
“Nei fatti, l’internalizzazione del servizio in Reset – continua la sindacalista – da un lato avrebbe lasciato senza alcuna occupazione 40 lavoratori, dall’altro non avrebbe risolto i problemi strutturali lamentati dai dipendenti considerato che trattavasi di un incremento orario a tempo determinato e per pochissime unità a fronte di una platea di oltre 1300 dipendenti che nel passaggio da Gesip in Reset, hanno lasciato pezzi di salario e di diritti e che, ancor oggi, attendono di essere trattati alla stregua dei lavoratori di tutte le altre partecipate”.
Conclude la Calabrò: “Sarebbe stato un paradosso, in un periodo segnato dall’emergenza pandemica che ha acuito la crisi economica e sociale fare scelte che sicuramente avrebbero innescato meccanismi di cannibalismo sociale. Non abbasseremo la guardia, continueremo a stare a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Dopo la Fisascat Cisl interviene anche la Cisal
“La decisione di Amat di concedere una proroga alla cooperativa Euroservice per la pulizia degli autobus, scongiurando la revoca dell’appalto, è un primo segnale di attenzione dopo settimane di
assordanti silenzi”. Lo dicono Gianluca Colombino della Cisal Palermo e Luca Colletta della Cisal terziario.
Perplessità su “proroga senza data certa”
I sindacalisti continuano: “Ci lascia perplessi però che l’azienda conceda una proroga senza una data certa, ‘fino alla conclusione delle procedure per l’individuazione del nuovo contraente’: una formula che non fa stare per nulla tranquilli i 40 lavoratori. Né ci soddisfa l’eventuale paventato affidamento a Reset che, a fronte di 40 licenziamenti, gioverebbe ad appena 28 dipendenti mentre gli altri, oltre un migliaio, resterebbero a bocca asciutta”.
E concludono “Per questo lanciamo un appello alle forze politiche perché si predisponga un bando che attivi la clausola sociale di garanzia occupazionale, peraltro prevista dal contratto applicato a tutela degli attuali lavoratori”.
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