Mostrando cartelli con su scritto “Covid19, la colpa non è nostra” oltre 200 tra commercianti, professionisti, parrucchieri, ristoratori, titolari di bar hanno aderito alla passeggiata di protesta contro il governo Conte, organizzata da Stefano Santoro in mattinata a piazza Croci e dintorni nel centro di Palermo.

“I manifestanti – dice Santoro, già consigliere comunale a Palermo – hanno espresso tutta la loro disperazione per la sospensione delle attività e per i mancati aiuti da parte del governo nazionale, il quale invece di rifare contributi a fondo perduto, sta proponendo agli italiani di indebitarsi con le banche”.

Critiche anche nei confronti del sindaco Orlando. Santoro ha chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci “di mostrare coraggio e disattendere il decreto aprile del presidente del consiglio Conte e di disporre con propria ordinanza, in virtù dello statuto siciliano e permettere l’apertura di bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri e negozi senza aspettare ulteriormente. Si deve aprire già dal 4 maggio, poiché un altro mese di chiusura causerà la scomparsa di tanti esercizi pubblici e commerciali”.

La disperazione del mondo del commercio e di quello delle professioni appare evidente soprattutto al Sud dove il tessuto produttivo è composta in larghissima parte dal terziario e non dall’industria che, invece, può ripartire nel Nord del Paese già da lunedì. I quattro milioni di persone che tornano al lavoro dalla prossima settimana, infatti, sono localizzate in larghissima parte nel Nord Est

La manifestazione è stata interrotta dalla Polizia, Santoro a tale riguardo ha sottolineato che “il 25 aprile le associazioni dei partigiani ideologicamente a sinistra, sono state libere di manifestare in piazza, mentre a coloro che rappresentano il tessuto commerciale e imprenditoriale e delle libere professioni a Palermo è stato inibito di manifestare liberamente il proprio dissenso”.

Sostegno alla manifestazione è stato espresso dai consiglieri comunali della Lega di Palermo Igor Gelarda, Marianna Caronia, Alessandro Anello ed Elio Ficarra.

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