Che si dicano parolacce non è certo una novità, ma esistono delle differenze: c’è chi ne dice di più, chi di meno. E adesso c’è anche una classifica.  Secondo i dati raccolti da Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, la graduatoria delle imprecazioni lungo lo Stivale vede Veneto e Lombardia come le Regioni “meno virtuose” dal punto di vista espressivo.

Al primo posto troviamo Venezia, con una media di 19 parolacce al giorno. Al secondo posto c’è invece Brescia, a pari merito con Padova, con in media 17 imprecazioni quotidiane. Chiude il podio Genova, con 14 parolacce al giorno. La ricerca ha preso in esame 1.558 persone residenti in 19 grandi città del Paese.

Messina prima in Sicilia

Dunque, le città del Nord in testa alla classifica, ma anche il Sud, ovviamene, si difende, se così si può dire. Al quarto posto e prima delle “siciliane” si piazza Messina (12 imprecazioni giornaliere), seguita da Milano (11). In sesta posizione troviamo Palermo, Firenze e Torino, con 9 imprecazioni al giorno. A seguire si incontrano Trieste e Roma (8 parolacce al giorno), Modena (7), Catania, Bologna, Bari, Parma, Verona e Napoli (6) e infine Taranto (5). Nel conteggio della piattaforma non sono state incluse le bestemmie, ma soltanto le parolacce “pure”.

Con chi ce l’hanno gli italiani?

Secondo il 21% degli intervistati, il bersaglio delle imprecazioni è “se stessi”, mentre il 17% scaglia improperi senza un obiettivo preciso, spesso facendone largo uso come intercalare nelle conversazioni informali. Tra gli altri bersagli di parolacce spuntano poi gli amici (17%), i collaboratori e i partner (11%), gli sconosciuti (9%), sorelle e fratelli (8%), i genitori (5,5%).

Come imprecano gli italiani?

Esistono, poi, luoghi e contesti in cui gli italiani si lasciano andare più facilmente a espressioni volgari: accade spesso a casa (34,05%), ma anche quando ci si trova in compagnia degli amici (17,46%). Altre situazioni che mettono a dura prova gli italiani sono quelle lavorative, con il 16,98% di intervistati che ammette di utilizzare imprecazioni in ufficio, oppure durante la guida, specie quando si è bloccati nel traffico (16,78%).