La proclamazione di Renato Schifani a presidente della Regione siciliana dovrebbe avvenire entro la fine della settimana. Ci vorrà più tempo invece per i deputati eletti in Assemblea, perché lo scrutinio non è ancora completato in alcune sezioni e bisognerà poi riverificare le schede.
Non appena sarà definita l’attribuzione dei seggi, la segreteria generale dell’Assemblea convocherà i neo eletti per l’accoglienza e le procedure di rito (foto e consegna del kit del parlamentare); dopo sarà convocata l’aula (tra fine ottobre e i primi di novembre) per l’insediamento e si procederà all’elezione del presidente, dell’ufficio di presidenza e alle composizione delle commissioni parlamentari
Mule: “Risultato straordinario per Schifani”
“Con uno straordinario consenso tributato dagli elettori, Renato Schifani sarà il presidente della Regione Siciliana. Nella sua affermazione c’è la storia personale di un uomo delle istituzioni e quella di un partito, Forza Italia, che i cittadini dell’isola hanno voluto premiare come prima forza politica”.
Lo dice il deputato di Forza Italia e sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè. “Si tratta di un traguardo straordinario – aggiunge Mulè – frutto della lungimiranza di Silvio Berlusconi accompagnata dalla tenacia, dalla passione di chi rappresenta Forza Italia in Sicilia: Gianfranco Miccichè. A lui e alla sua squadra, gli azzurri – e io per primo da parlamentare eletto a Palermo – gli rendono atto dell’umiltà, della generosità e dello spirito di sacrificio che hanno contrassegnato la sua azione politica nel solco dell’esempio del Presidente Berlusconi. Da oggi si scrive una pagina nuova in Sicilia e a Roma: ognuno di noi che ha ricevuto la fiducia degli elettori per rappresentarlo all’assemblea regionale o in Parlamento ha la grande responsabilità di tener fede al patto di lealtà che abbiamo stretto nel nome di un programma da attuare. È quello che faremo. Complimenti a Renato Schifani, a Gianfranco Miccichè, a tutti gli eletti e ai candidati e soprattutto grazie ai siciliani che ci hanno reso così orgogliosi”.
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