Più soldi per i dipendenti della Regione Sicilia con il nuovo contratto 2019-2012, sottoscritto ieri nella sede dell’Aran Sicilia guidata dal commissario straordinario Accursio Gallo.

Con il nuovo contratto, i lavoratori avranno un aumento mensile degli stipendi che varia da 61,82 per la categoria economica più bassa a 145 per la categoria economica più alta. Per le categorie A l’aumento medio è di circa 65 euro. Per le categorie B l’aumento medio è di circa 76 euro. Per le categorie superiori l’aumento medio è di 100 euro per le categorie C e di circa 120 euro per le categorie D.

Le novità

Un’altra novità è che le fasce non saranno più quattro fasce ma tre, più un’altra, speciale, per “elevate personalità”.  “Hanno firmato tutte le sigle sindacali, il 100%, un successo anche questo”, ha detto Gallo.

“Abbiamo appena firmato l’intesa, anzi una pre intesa, adesso il tutto passerà al vaglio del governo regionale e poi della Corte dei Conti – dice Gallo -. La novità più grossa è la distribuzione del personale, non più quattro fasce ma tre, più un’altra per le elevate personalità. Questo ci permetterà un migliore utilizzo delle risorse, con una maggiore facilità dai parte dei dipendenti di passare da un livello all’altro, premiando le loro capacità, la loro preparazione e i loro titoli di studio. Ci siamo adeguato al resto d’Italia, con qualche difficoltà in più per i diversi inquadramenti rispetto ad altre regioni. Con questo rinnovo valorizziamo il merito con un miglior sistema di performance”. Il presidente Schifani è stato “sempre informato e ha molto sollecitato la firma di questo accordo, sarà certamente contento di come sono andate le cose.

 

Schifani, “Giusto riconoscimento al loro lavoro”

“La firma di oggi pomeriggio all’Aran è il segno tangibile dell’attenzione del mio governo verso i dipendenti della Regione Siciliana. Finalmente, dopo cinque anni di attesa, potranno godere di nuove condizioni giuridiche ed economiche a riconoscimento del loro lavoro ed essere al pari di tutti gli altri dipendenti pubblici d’Italia. Ringrazio il commissario dell’Aran Sicilia, l’avvocato Accursio Gallo, per l’impegno profuso nel raggiungimento di questo traguardo atteso da tempo”. Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani, commentando la firma della pre-intesa tra Aran Sicilia e organizzazione sindacali.

I sindacati, “Risultato importante”

“Riteniamo questo un importante risultato, considerati gli attuali limiti normativi ed economici sulla riclassificazione”. Peraltro, a distanza di oltre un anno e mezzo di ritardo, rispetto a tutti gli altri comparti del pubblico impiego, la firma era un atto dovuto. Adesso, occorre imprimere una forte accelerazione sull’attuazione del nuovo ccrl e proiettarci verso Il prossimo. Con il rinnovo – concludono le sigle – il comparto si avvicina all’equiparazione giuridica del Ccnl delle Funzioni Centrali, cioè dei ministeri, degli enti e delle agenzie dello Stato”.

Il movimento spontaneo: “Un contentino, annunciamo ricorsi”

L’entusiasmo di Sindacati e Governo non è condiviso da tutti i dipendenti regionali inquadrati soprattutto nelle categorie “A”, “B” e buona parte della categoria “C”. “Ancora una volta è venuta meno l’occasione sia per le sigle sindacali che per il Governo di valorizzare i dipendenti che da anni svolgono mansioni superiori. Si assiste all’ennesimo rinvio di una riclassificazione e riqualificazione del personale – così come avvenuto nello Stato – non più rinviabile.

La mancata progressione in deroga degli istruttori e degli operatori e la retrocessione dei collaboratori”, secondo il coordinatore del Movimento Spontaneo 4 Aprile Ignazio Martines, potrebbe aprire una stagione con numerosi contenziosi da parte dei dipendenti che vedono lesi, ancora una volta, i propri diritti.

Con un ritardo di quattro anni, si prende atto che ai dipendenti è stato dato il contentino del “dovuto” aumento contrattuale che non li ripaga del potere di acquisto perduto in questi anni di attesa e nulla per quanto riguarda il riconoscimento delle professionalità acquisite.