Nato con l’obiettivo di introdurre la pratica artistica e l’arte contemporanea in ambito carcerario, il progetto L’Arte della Libertà diventa mostra. Si inaugura venerdì 28 febbraio alle ore 18.30 presso Palazzo Branciforte Quello che rimane, mostra ideata da Loredana Longo, quale risultato finale del progetto, curato da Elisa Fulco e Antonio Leone, all’interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo.

Un diario di bordo che documenta con scritte, disegni e oggetti il processo artistico che ha trasformato l’esperienza del tempo condiviso di trenta persone, tra detenuti, operatori socio sanitari, operatori museali e polizia penitenziaria, in installazioni, video e performance. Le opere, disseminate negli spazi labirintici del Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte e che funzionano come capitoli di una storia attraverso cui rileggere le tappe del progetto, saranno visibili fino al 29 marzo.

“Se l’arte è in generale un’espressione di libertà, proporla all’interno di un carcere vuol dire farne anche un potente strumento di liberazione, attraverso il quale far emergere la conoscenza e la consapevolezza della propria persona. La sfida è di dimostrare che la pena non è l’inizio di un destino segnato, ma è piuttosto un bivio davanti al quale è possibile intraprendere una nuova strada. Avere accanto le giuste persone e le giuste opportunità in questo cammino è di fondamentale importanza per vincere. La Fondazione Con Il Sud ha sostenuto questo progetto, e altre circa 30 iniziative nello stesso ambito, perché crediamo nella possibilità di fare della pena un momento per ricostruire il rapporto con la società, non per romperlo”, commenta così il presidente di Fondazione Con Il Sud, Carlo Borgomeo.

“Siamo particolarmente felici di ospitare questa seconda fase del progetto per tanti motivi. Primo fra tutti è accogliere una mostra (Quello che rimane) che racchiude la sensibilità e la creatività dei detenuti su temi che li riguardano personalmente e su cui tutti noi siamo chiamati a riflettere. Tra gli obiettivi della Fondazione figurano, da sempre, il dialogo e l’inclusione, e questa iniziativa li favorisce entrambi”, queste le parole di Raffaele Bonsignore, Presidente di Fondazione Sicilia.