La scuole di Palermo chiuse per disinfestazione. Anzi no, le scuole di Palermo e del’area metropolitana chiuse per disinfestazione. Anzi no, tutte le scuole di Palermo e provincia chiuse per disinfestazione. Il pasticcio sulla chiusura degli edifici scolastici è servito. Così mentre questa mattina gli studenti della provincia sono rimasti a casa, insegnanti, amministrativi e personale ATA si sono recati regolarmente a lavoro.
Qualcosa evidentemente non ha funzionato ieri nella macchina organizzativa del comune di Palermo e della Regione. Una sfilza di comunicati è arrivata alle redazioni delle testate giornalistiche che non hanno saputo come trovare il bandolo di una matassa che con il passare delle ore è diventava sempre più intricata e difficile da sbrogliare.
Questa mattina il sindaco di Palermo, per mettere ordine al trambusto coronavirus, ha dovuto inviare una nota con la quale spiega che nessuna scuola è stata chiusa come anche nessun ufficio comunale. “L’ordinanza regionale chiarisce che sono sospese le attività didattiche – dice Orlando – , quindi le attività d’ufficio proseguono”.
L’ordinanza Regionale assegna alle scuole il tempo per effettuare pulizie e per valutare con la Protezione Civile regionale “eventuali interventi di sanificazione, i cui costi saranno eventualmente a carico appunto della Protezione Civile”.
Nel pomeriggio di ieri, forse per dare prima possibile informazioni alla popolazione in attesa di notizie, il Comune di Palermo ha ordinato la pulizia straordinaria di tre giorni dei plessi scolastici. Poi la Città metropolitana ha chiesto ai a dirigenti delle scuole superiori si eseguire la pulizia straordinaria di tre giorni. Infine l’intervento della Regione che ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Le lezioni sono sospese fino a lunedì e riprenderanno solo martedì.
Anche l’Università ha deciso di rinviare l’avvio delle lezioni del nuovo semestre. Le aule resteranno chiuse fino al 9 marzo. A Palermo intanto non faranno apertura al pubblico lo spazio neutro e il centro anziani in quanto aperti a soggetti maggiormente esposti all’influenza.
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