Fumata bianca fra Comune di Palermo e sindacati di Rap. Dopo le tensioni nate nelle scorse settimane a causa del ritiro della firma su doppi turni e straordinari, il vertice avvenuto ieri (24 gennaio) a Palazzo Palagonia ha avuto esito positivo. Un tavolo nel quale Amministrazione, sigle dei lavoratori e governance aziendale hanno discusso dei problemi della società e delle possibili soluzioni. Grande attenzione è stata data al tema della carenza del personale. Argomento sul quale si è registrata la volontà di chiudere velocemente sull’assunzione dei 46 nuovi autisti, oltre ad un possibile ripristino dei turni di raccolta domenicali e di un regime di straordinari a tempo. Tutto però passa dal riequilibrio dei conti e dalla costruzione di un piano industriale sostenibile e che possa rilanciare le ambizioni di Rap.

Un percorso iniziato con lo sblocco, da parte di Palazzo delle Aquile, dei 21 milioni di euro riconosciuti per gli extracosti sostenuti nel 2020 e relativi alla gestione del percolato delle vasche esauste di Bellolampo, nonchè del trasporto dei rifiuti verso altro impianto a causa della saturazione della VI vasca. Soldi che hanno ridato liquidità alle casse di Rap, permettendo così alla società di potersi muoverse con maggiore autonomia, facendo fronte ad alcune spese correnti. L’altro momento chiave si è vissuto nella riunione di ieri. In un vertice durato circa due ore, sindacati e Comune di Palermo hanno trovato un’intesa di massima. Una sorta di “patto sociale per la città“, come lo ha definito uno dei presenti alla riunione, basato su un piano articolato in tre step.

Nuovi autisti entro febbraio, tornano i turni domenicali

Il primo step riguarda la fase acuta dell’emergenza Rap, ovvero la carenza di personale e la necessità di far fronte ad itinerari stringenti. Uomini e mezzi a disposizione, come è noto, sono risicati. Da parte del Comune si è registrata l’apertura nei confronti dell’azienda di dare il via libera all’assunzione a tempo indeterminato dei 46 nuovi autisti previsti dal bando avviato dall’ex amministratore unico Girolamo Caruso. Procedura per la quale ci sono già i vincitori e la relativa copertura finanziaria. Da qui l’invito dell’Amministrazione di accelerare le procedure, concludendole entro il 20 febbraio. Al contempo però, Palazzo delle Aquile ha chiesto un sacrifico alla governance e ai sindacati, ovvero di sedersi e di riavviare le trattative sugli accordi di II livello.

Fino ad ora, Rap e Comune sono andati avanti attraverso il ricorso a trasferimenti di personale ma, soprattutto, all’impiego di ditte private. Una soluzione che non si è rilevata percorribile. “Siamo arrivate anche ad otto ditte private. Hanno avuto un costo esorbitante”, dice una gola profonda presenta alla riunione. Al di là di ciò, sindacati e governance si dovranno sedere e parlare. Ma da indiscrezioni filtra la possibilità del ripristino non solo dei turni domenicali ma anche del regime di straordinario per un periodo di circa 45-60 giorni. Ciò per dare il tempo all’azienda di avviare il percorso previsto dalla fase due. Una soluzione auspicata dal Comune ma sulla quale ci dovrà essere l’intervento degli uffici del Controllo Analogo, così come previsto dal piano di riequilibrio. Uffici che, con ogni probabilità, a breve potrebbero non essere più guidati dal vicesindaco Carolina Varchi, data vicina a presentare le dimissioni per dedicarsi ad incarichi nazionali.

Riequilibrio dei conti e piano industriale. Nodo operatori ecologici.

Una volta chiuso questo capitolo, si passerà alla fase due del piano anti-emergenza. Uno step di medio periodo ma che, nelle intenzioni di tutti gli attori intervenuti, si dovrebbe rivelare come il più fondamentale per la riuscita del rilancio di Rap. Tutto passerà dalla redazione di un piano di risanamento dei conti aziendali. Atto che dovrà essere redatto dagli uffici di Rap, partendo da una situazione rosea sotto il profilo della gestione economica dell’azienda. Documento ritenuto portante anche per il successo della bozza di piano industriale 24-26, atto nel quale è contenuto un altro elemento chiave della vertenza Rap, ovvero l’assunzione di nuovi operatori ecologici. Al momento, ne sarebbero autorizzati 106, anche se l’obiettivo del bando avviato a dicembre 2022 era di assumerne circa il triplo (306).

Per farlo, bisognerà risanare i conti. Intanto, si potranno portare avanti le procedure per redigere la graduatoria. Fatto per il quale si auspica che possano bastare circa due mesi. Dopodichè, si procederà alle prime assunzioni e, una volta ottenute le risorse necessarie, verranno sbloccati ulteriori ingressi facendo scorrere la graduatoria. Un passaggio, lo step due, nel quale saranno chiave anche i progressi sui numeri della raccolta differenziata. Come è noto, a breve dovrebbe essere avviata la seconda fase del progetto, quella che riguarda la Zona Nord della città. Una platea che riguarda complessivamente 200.000 palermitani e sul quale l’Amministrazione per ridurre l’accumulo di spazzatura in strada, eliminando di conseguenza anche i cassonetti.

Investimenti su Bellolampo e i correttivi alla TARI

L’ultima fase è quella di lungo corso. Uno step che riguarderà i grandi investimenti finanziati con fondi europei e che prevedono, fra l’altro il potenziamento del polo impiantistico di Bellolampo. Uno sguardo al futuro, alla Rap che potrà essere se il piano andrà a buon fine. C’è infine la grana che riguarda il Pef Tari. Come è noto, l’azienda ha chiesto un adeguamento in base all’inflazione che ha colpito il tarifarrio secondo quanto previsto dalle direttive ARERA. Secondo indiscrezioni, il Comune avrebbe qualche remora ad aumentare il corrispettivo TARI, al netto di un servizio con qualche criticità di troppo. In presenza di un miglioramento dell’efficenza della raccolta dei rifiuti, ci potrebbe essere qualche ripensamento. Adesso la palla passa in mano alla governance della società e ai suoi sindacati. Dopodichè si dovrebbe partire. I venti della bufera rallentano il loro morso, ma la fine dell’emergenza è ancora lontana.

I sindacati: “Invito a riprendere cammino condiviso”

Per i sindacati di Rap “è un invito, quello del sindaco, dell’assessore e del direttore generale a riprendere un cammino condiviso in funzione delle esigenze della città, a cui daremo seguito incontrando i vertici della società già domani per definire modalità aggiuntive di raccolta in città. Sia chiaro a tutti però che questa nuova prima fase non è la soluzione definitiva, è un temporaneo intervento tampone finalizzato ad evitare le criticità della raccolta delle ultime settimane, in attesa di concretizzare la seconda fase che, con il supporto fondamentale dei nuovi autisti, dei 306 operatori ecologici e della necessaria provvista economica determinata con i parametri dell’ARERA, e con un migliore coinvolgimento dei cittadini nel rispetto della città, segni il definitivo cambio di passo nelle operazioni di pulizia e decoro del capoluogo sicilano” concludono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Cisal.

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