Comune di Palermo e Rap fianco a fianco in un tavolo tecnico permamente per affrontare le sfide che attendono il sistema di raccolta dei rifiuti in questo 2024. Lo annuncia l’assessore all’Ambiente Pietro Alongi. Una squadra di lavoro nata per “affrontare una fase importante con un’adeguata energia”. A farne parte il sindaco Roberto Lagalla, lo stesso Pietro Alongi, i tecnici del Comune e il management dell’azienda di piazzetta Cairoli. Il gruppo si riunirà ogni lunedì con cadenza settimanale.
Comune e Rap insieme in un tavolo tecnico permanente
Alongi tiene a precisare che “non si tratta di un organi con poteri straordinari dati dallo Stato”. Niente struttura commissiarale in stile emergenza cimiteriale quindi, ma solo un gruppo di lavoro chiamato a stabilire con precisione percorsi e tempistiche dei futuri processi che riguarderanno Rap. Fra queste rientrano “l’assunzione di 46 nuovi autisti. C’è in programma la partenza della raccolta differenziata per una fetta di territorio che coinvolgerà 200.000 abitanti“. Azioni importanti e sulle quali l’azienda ma, in una certa misura anche il Comune di Palermo, si giocano una fetta importante del proprio indice di gradimento. “Sono convinto che, da qui a qualche mese, questo tavolo porterà risultati – commenta Alongi – Stiamo lavorando per razionalizzare l’utilizzo di alcuni dipendenti di Rap. Ci stiamo mettendo la faccia. Siamo persone serie. Crediamo nell’azione politica che stiamo facendo e non ci giriamo dall’altra parte”.
“A breve pagamento per i 21 milioni di extracosti”
Buone notizie arrivano anche sul fronte dei conti di Rap, uno dei temi più caldi della dialettica fra azienda, Amministrazione Comunale e sindacati di Rap. “Stamattina, così come confermato da funzionari che ho sollecitato in questi, è stato predisposto l’atto per il pagamento dei 21 milioni di euro di extracosti a Rap. Senza proclami o comunicati stampa, questo è un dato importante”. Soldi che costituirebbero una boccata d’ossigeno per le casse della società Partecipate e che potrebbero raffredare i rapporti incandescenti con le sigle dei lavoratori, le quali ad inizio anno hanno ritiro la firma sull’adesione al regime di doppi turni in seguito all’inerzia che ha regnato, a loro giudizio, sulla vicenda Rap.
Commenta con Facebook