E’ accusato di avere messo a segno il colpo all’ufficio postale di via Mariano Stabile a Palermo lo scorso 7 luglio. Il palermitano di 47 anni S.B. è tornato di nuovo in carcere. Il 17 luglio era stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato in flagranza dopo una rapina al Famila di via Serradifalco. Era stato portato in carcere, ma dopo gli erano stati concessi i domiciliari.

Il ritorno in carcere ai Pagliarelli

Adesso si sono riaperte le porte del carcere del Pagliarelli. Le indagini sulla rapina alle poste sono state condotte dai poliziotti della squadra mobile. L’uomo avrebbe minacciato gli impiegati e si sarebbe fatto consegnare un bottino di circa 500 prima di fuggire e fare perdere le proprie tracce. Grazie alle testimonianze degli impiegati e le immagini dei sistemi di videosorveglianza gli investigatori sarebbero riusciti a risalire all’autore che è stato portato in carcere in esecuzione di un ordinanza del gip.

La rapina precedente di cui è accusato

Il 17 luglio avrebbe messo a segno un’altra rapina, questa volta nel supermercato Famila di via Serradifalco. Identico il modus operandi: il 47enne sarebbe entrato nel punto vendita, si sarebbe diretto verso le casse, avrebbe puntato un taglierino contro i dipendenti e poi si sarebbe fatto consegnare circa 600 euro. In quell’ocasione però i Falchi della squadra mobile, intervenuti tempestivamente, erano riusciti a rintracciarlo e ad arrestarlo in flagranza di reato.

A seguito della convalida il gip aveva disposto la misura cautelare della detenzione in carcere e così l’uomo era stato accompagnato al Pagliarelli. Dopo un mese il giudice gli aveva concesso gli arresti domiciliari ma, sulla base dell’attività investigativa svolta dai Falchi, l’uomo è stato incastrato anche per il colpo alle Poste. Fondamentali le immagini delle telecamere che avrebbero consentito di riconoscere gli abiti indossati dal 47enne quel giorno e trovati in casa sua.

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