“Facciamo rete come fanno al Nord, non sprechiamo questa opportunità ed evitiamo un nuovo ‘furto con destrezza’”. E’ l’appello lanciato dal Governatore siciliano Nello Musumeci ai suoi omologhi meridionali ai quali chiede di unire le forze per non farsi scappare l’opportunità del Recovery Fund da usare per lo sviluppo del Mezzogiorno ma, se non si fa rete, la partita, secondo Musumeci, è persa in partenza. “Basta inseguire il Nord Europa, dobbiamo collegarci al Mar Mediteraneo”, lo dice il Governatore nel corso di una intervista al Quotidiano del Sud.

Secondo Musumeci, per garantirsi una crescita il Sud deve andare aldilà delle divisioni politiche, così come fanno i governatori del Nord Italia che “difendono le sorti dei loro territori spesso ponendosi in sterile polemica nei confronti del Sud accusato di essere parassita, piagnone e rivendicazionista”.

Musumeci guarda ai mercati  e chiede migliori infrastrutture che possano mettere il Meridione in condizioni di crescere. “Il Sud deve prenotare un ruolo quando l’Africa non sarà più quella che è oggi”, che rimarca il ruolo dei presidenti di regione litigiosi tra loro e che non creano assieme un robusto potere di contrattazione con Roma. Musumeci chiede dunque un “tavolo comune tra i presidenti di regione del Sud. Serve una svolta di merito e metodo”.

E’ il bacino euro-afro-asiatico che secondo Musumeci dovrà essere messo al centro delle strategie commerciali dei prossimi anni, che “consentano alla Sicilia e alle regioni del Sud di prenotare un ruolo quando tra 10 anni l’Africa non sarà più come oggi”. Ed è importante secondo il governatore che il mezzogiorno torni ad essere messo all’interno dei processi di crescita nel rapporto con gli altri paesi e gli altri continenti. “Il Mar Mediterraneo ha scambi commerciali – aggiunge – dobbiamo essere competitivi nei confronti del Nord Europa”. Importante è per Musumeci non passare più per coloro che si lamentano ma per coloro che i fondi del Recovery vogliono spenderli.

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