• Accordo firmato con Centro Studi Enti Locali Pisa ed università della città toscana
  • Il 6 maggio l’associazione sarà a Roma per chiedere fiscalità di vantaggio
  • Zone Franche Montane Sicilia riunisce 133 comuni delle nove province

C’è l’accordo per la condivisione del progetto Next Generation EU – Europa Comune tra l’associazione Zone Franche Montane Sicilia, il Centro Studi Enti Locali di Pisa ed il dipartimento di Economia e Management dell’Università della stessa città toscana.

La convenzione è stata avallata per sostenere i comuni nel massimizzare le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza del Recovery Fund per lo sviluppo del territorio e la difesa del diritto di residenza nelle terre alte. Presenti l’amministratore delegato del Centro Studi, Nicola Tonveronachi, il docente Iacopo Cavallini – Dem Unipi, Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione e coordinatore del comitato ZFMS, e alcuni amministratori dei comuni montani. Moderatore il giornalista Francesco Selvi.

Sul progetto Next Generation EU – Europa Comune

Il progetto Next Generation EU – Europa Comune è partito il 1 gennaio scorso, lanciato dal Centro Studi Enti Locali insieme all’Università di Pisa, dipartimento Economia e Management, per affiancare gli enti attraverso servizi formativi e informativi, utili ad intercettare bandi e fondi stanziati dal piano nazionale di Ripresa e Resilienza del Recovery Fund. Ma anche per scrivere i progetti, promuovere l’aggregazione di piccoli enti con caratteristiche e finalità comuni attraverso il coordinamento del progetto che ha una durata di sei anni.

È prevista l’organizzazione di tavoli tecnici mensili con membri delle istituzioni politiche ed economiche. La partecipazione per i comuni è gratuita e l’adesione avviene attraverso una iscrizione mediata dall’associazione Zone Franche Montane.

Il 6 maggio l’associazione sarà a Roma per chiedere la fiscalità di vantaggio

L’associazione riunisce 133 comuni delle nove province siciliane che si sorgono al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Costituita formalmente nel 2021, è impegnata già dal 2015 nella promozione dello sviluppo dell’economia e per la cultura d’impresa delle Terre alte di Sicilia. Si batte per l’attuazione di una fiscalità di sviluppo, una norma di politica economica e a difesa del diritto di residenza nelle aree di montagna. Il prossimo 6 maggio i sindaci dell’Associazione Zone Franche Montane Sicilia saranno in piazza a Roma per chiedere la fiscalità di sviluppo.

“Nei prossimi anni si verificherà un ingorgo di risorse destinate anche alla Sicilia – afferma Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione – e la spesa sarà frenata da una governance estremamente complessa che coinvolge lo Stato, le Regioni, gli enti locali, le autorità di regolazione, le imprese concessionarie, le società partecipate. È tempo di imporre una rigorosa e competente organizzazione presso la Regione Siciliana per gestire i flussi a essa destinati”.

E conclude: “La conoscenza dei meccanismi regolatori è il nodo principale e la ragione per cui abbiamo sottoscritto l’accordo con due organizzazioni di indiscussa competenza e professionalità, il cui risvolto pratico è a disposizione degli amministratori e della burocrazia dei comuni delle Terre alte di Sicilia”.