Il Forum del Terzo Settore non ci sta. Il portavoce Giuseppe Di Natale ha scritto in questi giorni una lettera aperta al presidente Crocetta a seguito dell’approvazione, da parte della giunta regionale, del reddito di cittadinanza in cui manifesta il suo disappunto su più tematiche presenti nel testo.

Il piano varato due giorni fa prevede una sorta di sostegno economico a favore di 40 mila disagiati sotto la soglia di povertà, con un indice Isee inferiore ai 5 mila euro.

Di Natale scrive nella lettera:

“Gentile presidentenon avendo avuto ancora la fortuna di incontrarLa personalmente, mi permetto di inviarLe a mezzo stampa questa lettera, (non è la prima) per comunicarLe il disappunto del Forum del Terzo Settore su quanto appreso dalla stampa sulla decisione della Giunta di dare vita a un ‘reddito di cittadinanza’ in salsa siciliana”.

Prosegue Di Natale con l’analisi, punto per punto, del provvedimento da 500 milioni al mese per contrastare la disoccupazione.

“La concessione di un reddito di cittadinanza svolge il suo ruolo allorquando è finalizzata ad accompagnare il beneficiario fuori dallo stato di povertà e di deprivazione e se l’indennità economica viene coniugata con la ‘presa in carico’ del soggetto e del suo nucleo familiare, così come previsto dai documenti approvati dalla Conferenza Unificata dello scorso febbraio (Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del SIA e delle Linee guida Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia). Prevedere, inoltre, un periodo di sei mesi appare più un’elargizione caritatevole che un serio progetto di solidarietà e di intervento per le fasce più deboli”.

Il portavoce del Forum siciliano, che ad oggi raccoglie 40 organizzazioni di volontariato, in merito al Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) afferma:

“Non mi è chiaro come il reddito di cittadinanza si colleghi con l’avvio del Sostegno per l’Inclusione Attiva, misura prevista dalla Legge stabilità 2016. Le ricordo a tale proposito che alla nostra Regione saranno riconosciuti per il 2016 circa 112 milioni di euro. Mi permetto, conseguentemente, di chiederLe se ritiene i comuni, i distretti sociosanitari
e gli assessorati adeguatamente attrezzati e formati per fare fronte ai gravosi impegni cui saranno chiamati”.

“E’ ormai consolidata l’opinione tra gli esperti di politiche sociali che il legare i sussidi economici assistenziali ad attività lavorative determini solo la creazione di una leva di precari che tra qualche anno chiederanno, legittimamente, una loro stabilizzazione”, prosegue Di Natale in merito all’impiego dei disoccupati in enti pubblici e cantieri di lavoro.

Giuseppe Di Natale conclude scrivendo:  “Caro presidente, sarebbe stato più proficuo se prima di pervenire all’annuncio si fossero coinvolti i soggetti (sono tanti lo sa?) che da tempo nel silenzio dei più e nella disattenzione delle istituzioni operano, senza mezzi e risorse, per contrastare i fenomeni di esclusione. Così, come penso, sarebbe stato più utile sollecitare l’approvazione in Assemblea Regionale Siciliana del disegno di legge di iniziativa popolare sul contrasto alla povertà, i cui contenuti sono sovrapponibili a quelli del SIA (stessi interventi, stesse procedure, stesse metodologie), consentendo con le risorse aggiuntive un allargamento della platea dei destinatari. In questi tre anni di Governo abbiamo imparato ad apprezzare la sua fantasia che riesce a esplicitare i tutti i settori ma crediamo che quando si parla di poveri, di deprivazione materiale sia assolutamente fuori luogo. Non sono gli annunci a risolvere i problemi ma l’impegno quotidiano“.