Cateno De Luca taglia il nastro per primo stamane alla consegna delle liste alla corte d’appello di Palermo. Tra i candidati della sua lista Sud chiama Nord – De Luca sindaco d’Italia, nel plurinominale per la Camera a Palermo ci sono l’ex leghista Igor Gelarda, a Bagheria l’ex Iena Ismaele La Vardera. A Messina il vice sindaco Francesco Gallo. De Luca si candida per il Senato a Catania; a Messina Dafne Musolino.

Stasera il comizio a Palermo

Domenica sera alle 21 Cateno De Luca terrà un comizio a piazza Verdi. Un primo incontro con la cittadinanza durante il quale verranno presentati Igor Gelarda e Antonella Panzeca, candidati alla regione, ma rispettivamente anche alla Camera e al Senato, collegio uninominale di Palermo centro, nella lista Cateno De Luca sindaco di Sicilia.

Domani la conferenza stampa a Palermo e Catania

Domani invece De Luca terrà due conferenze stampa, la prima a Palermo alle 9.30 e l’altra alle 16 a Catania.

Respinto il ricordo di Giarrusso sul simbolo

La Corte di Cassazione, sezione elettorale, questa mattina si è pronunciata sul ricorso presentato da Dino Giarrusso contro il simbolo Sud Chiama Nord e lo ha respinto dichiarandolo inammissibile. Lo dice il presidente di «Sud chiama Nord» Ismaele La Vardera che fa parte della squadra di Cateno De Luca, ex sindaco di Messina candidato alla presidenza della Regione siciliana e che ha annunciato che presenterà liste per le Politiche.

«Con Giarrusso – dice La Vardera – il percorso si è interrotto dopo che lo stesso aveva avanzato pretese lontane dal nostro modo di fare politica, richieste che abbiamo ovviamente respinto. La nostra linea è sempre stata chiara, le candidature devono essere espressione del territorio. Sarà stata questa la molla che ha spinto Giarrusso a presentare il simbolo «Sud chiama nord – Giarrusso” senza avere alcuna titolarità né diritto a farlo? Domanda che sorge spontanea e la cui risposta lasciamo all’elettorato, già una prima e fondamentale risposta è arrivata. Contro tale utilizzo abusivo abbiamo presentato una memoria al Ministero e diffidato Giarrusso all’immediato ritiro del simbolo riservando ogni azione legale a tutela dei diritti del Movimento».

«Dopo le nostre azioni -continua – , il Ministero aveva invitato Giarrusso a modificare il simbolo o a ritirarlo. Cosa che ha
fatto presentando però contemporaneamente una opposizione contro di noi per impedirci di partecipare alle elezioni! Questa
ulteriore temeraria azione è stata respinta dalla Corte Suprema di Cassazione che stamattina, al termine dell’udienza, ha dichiarato l’inammissibilità dell’opposizione. È stato oggi ribadito che l’unico soggetto legittimato all’utilizzo del
contrassegno di Sud chiama Nord è il presidente quale legale rappresentante, ovvero sono io».

 

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