“Non so a chi porto via voti, io conto sul voto dei giovani. Il centrodestra è diventato un accrocchio con Lagalla, Musumeci e Armao. Cosa vuol dire votare uno o l’altro, votare significa scegliere con le emozioni. Dovendo decidere con chi andare al letto, con me o Musumeci, scegliereste me”.

Lo ha detto Vittorio Sgarbi che ha annunciato la propria candidatura alla presidenza della Regione per il Mir in conferenza stampa a Palermo . “Occorre essere attraenti, mi direte che è erotico Armao? Che è erotico Lagalla? Che è erotico Musumeci? La politica è erotica. Micari è erotico? È erotico come un baccalà”.

“Fava non è male – ha detto – può prendere i voti. Porterò via voti a Musumeci perché io ho una storia e lui non c’è l’ha. Musumeci alle 22 già dorme, io sono vivo”, ha aggiunto.

“Morgan è pieno di entusiasmo. Chiambretti, che ha fatto il postino, sarà assessore al traffico” ha aggiunto Vittorio Sgarbi che nei giorni scorsi aveva fatto i nomi di due altri assessori, ovvero Mario Mori e Bruno Contrada.

“La Sicilia è terra in senso materno da cui nascere e rinascere”. Così Marco Castaldi, in arte Morgan, collegato in videoconferenza con Vittorio Sgarbi. “Dobbiamo pensare alla Sicilia come la patria dello stato dell’arte per eccellenza – ha detto Morgan – In quest’era dell’immagine vorrei che venga sfruttata l’immagine di questa Regione meravigliosa. Noi dobbiamo andare in ogni città della Sicilia con un impianto tecnologico che si chiama Arduino ed è stato inventato dagli italiani, e che è una delle più importanti piattaforme tecnologiche di illuminazione”. “Oggi in Italia non esistono organi che si occupano dell’etica dell’uso della macchina digitale – ha aggiunto – Serve un nuovo umanesimo per usarla a nostro favore. Se fossi assessore, io farei un assessorato alle politiche digitali con particolare attenzione ai progetti digitali e ai giovani”.

Poi ha ripreso la parola Sgarbi: “Di Pietro per colpire tutti ha distrutto i partiti. Prima uno era comunista, socialista,
democristiano, era impossibile che un liberale diventasse comunista. Ognuno era una storia, un valore. Quando ho creato
questo movimento l’ho chiamato Rinascimento; questa perdita dell’essere è il cancro dell’apolitica”.

E ancora: “Crocetta non ha fatto niente nemmeno per un proprio orgoglio, non ha lasciato traccia, niente. È angoscioso questo. Lo guardò con tenerezza”.

Poi Sgarbi è passato ad una riflessione sulla situazione politica generale: “In Italia avremo un governo, in Sicilia un governo è impossibile, perché chiunque vinca con un voto secco non ha la maggioranza. Non c’è più il bipolarismo, chiunque è costretto a negoziare. È una cosa folle per un presidente che non ha la maggioranza in assemblea”. “I poli sono
quattro: 5stelle, centrosinistra, centrodestra e il quarto polo che sono io. Noi siamo una via di uscita a prospettive congelate – aggiunge – Il leader di Forza Italia Miccichè odia Musumeci ed è costretto a patirlo con Armao. Cuffaro, non è un mafioso ma è vittima di un sistema. Lui non vota e il voto disgiunto è una specie di malattia. Io credo che lui debba correggere questo punto di vista. Ho immaginato che la lista di Cuffaro se fosse esplicita potrebbe chiamarsi concorso esterno. Lui fa un doppio gioco: voto Sgarbi e poi agli altri dico di fare il voto disgiunto. In Sicilia manca il centro. Cuffaro ha ragione”.