“Sono e rimango il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione siciliana”. Così Giancarlo Cancelleri (M5s)a margine di una iniziativa dei 5stelle a Brolo (Me) commentando la sospensione in via cautelare da parte del Tribunale di Palermo delle “regionarie”, con cui i 5stelle hanno scelto i candidati alle regionali in Sicilia.
Riferendosi al militante che ha presentato il ricorso accolto dal Tribunale, Cancelleri ha aggiunto: “Una persona che non vuole firmare il codice di comportamento che è alla base delle nostre regole, non vedo perche dovrebbe avere il diritto di candidarsi”. “Siamo l’unico partito ad aver fatto le primarie e a dotarci di un codice etico, se qualcuno non vuole stare alle nostre regole è giusto che stia fuori”, ha proseguito Cancelleri. “Il M5s è nato per non diventare un partito – ha concluso – Molti di questi ricorsi azzeccagarbugli che ci piovono contro nascono dal fatto che le regole che ci siamo dati impongono di essere incensurati e di sottoscrivere il nostro codice etico”.
“Mi piace molto il termine siciliano ‘nemici della contentezza’. Ecco, c’è sempre qualche nemico della contentezza che vuole fare ricorso, ma Giancarlo Cancelleri è, e rimane, il nostro candidato alla presidenza della Regione siciliana”. Gli fa eco Luigi Di Maio (M5s) anche lui in tour in Sicilia. “Il giudice farà le sue valutazioni ma niente e nessuno potrà impedirci di presentarci alle elezioni regionali”, ha aggiunto.
Intanto sembrerebbe fallito l’ultimo tentativo di mediazione tra il M5s e Mauro Giulivi. Intanto, però, tarda ad arrivare la pubblicazione sul blog di Beppe Grillo del dispositivo della sentenza come chiesto dal giudice: una mancata ottemperanza che, nel caso dovesse proseguire, potrebbe indurre il Tribunale a confermare il provvedimento di sospensione della validità e gli effetti delle “regionarie” siciliane.
A quanto risulta, dopo il rifiuto del M5s di raggiungere un accordo con il ricorrente prima della sentenza del giudice, i 5 Stelle avrebbero tentato di stringere un accordo dopo il decreto di sospensione delle regionarie. Il tentativo di conciliazione si basava sulla proposta di rifare le ‘primarie’ sia per la scelta della squadra sia per la successiva individuazione del candidato presidente. Queste primarie si erano svolte, rispettivamente, il 4 e il 9 luglio scorso. Il M5s, tuttavia, avrebbe rifiutato il tentativo di accordo (nel timore che altri candidati esclusi avrebbero potuto comunque ricorrere) prima della sentenza del giudice, salvo poi riproporlo subito dopo la decisione del Tribunale. A quel punto, Giulivi, avrebbe quindi rifiutato il tentativo di conciliazione, avendo dalla sua un primo pronunciamento favorevole al suo ricorso.
Cancelleri nel corso del suo tour indica la priorità della sua azione in caso di vittoria: “Tutti i burocrati che guidano i dipartimenti della Regione si prenderanno un turno di riposo – annuncia -. Se vinciamo cambieremo tutto in un paio di mesi, ho già chi farà il segretario generale e un gruppo di dirigenti regionali con i quali ho parlato e stiamo lavorando: non farò i nomi nemmeno sotto tortura per non mettere nessuno in difficoltà. Tra noi c’è un impegno d’onore”.
Il candidato Governatore si sbilancia ancora sui possibili assessori di un’ipotetica giunta pentastellata ed in particolare sull’assessore alle Autonomie Locali si tratta di “un sindaco non iscritto al M5S”.
“Gliel’ho proposto – afferma Cancelleri – se accetta dirò chi è. Non è del movimento, questo a dimostrazione che noi vogliamo allargare alle persone di buona volontà e competenti. Per me chi si dovrà occupare di enti locali non potrà che essere un sindaco”.
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