La Regione Siciliana annuncia l’intenzione di avviare le procedure necessarie per l’acquisizione del farmaco Baqsimi, il glucagone in versione spray nasale destinato ai casi di ipoglicemia più gravi. La decisione è stata ufficialmente comunicata dal presidente Renato Schifani in una lettera indirizzata al Ministero della Salute e all’Aifa.
Il farmaco, classificato in fascia “C” da circa un anno, è attualmente a carico del paziente. Tuttavia, numerose Regioni, tra cui alcune sottoposte a piano di rientro come la Sicilia, hanno adottato provvedimenti specifici per continuare l’erogazione gratuita del medicinale. Baqsimi, infatti, è considerato indispensabile nel trattamento delle emergenze diabetiche grazie alla sua somministrazione rapida e non invasiva.
Nella lettera, il presidente Schifani ricorda che sulla riclassificazione del farmaco dalla fascia “A” a quella “C” c’è attualmente in corso una procedura negoziale con l’Aifa, ma che, nell’attesa dell’esito, la Regione procederà autonomamente all’acquisto di limitati quantitativi di farmaco, anche attraverso il coinvolgimento della Centrale unica di committenza, da distribuire in via diretta a selezionate categorie di pazienti diabetici, al fine di evitare ingiustificate iniquità territoriali nell’accesso a questa terapia.
I rischi per i bimbi diabetici in Sicilia per il farmaco salvavita
Duemila bambini diabetici siciliani potevano essere non essere più in grado di procurarsi un farmaco salvavita perché costoso e non alla portata di tutti. Lo denuncia la deputata regionale M5S Stefania Campo, che chiede alla Regione di farsi carico del costo del farmaco, come avvenuto in molte altre regioni italiane, dopo che l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha retrocesso il Glucagone spray nasale, commercializzato come Baqsimi, dalla fascia A alla fascia C, con la conseguente imposizione del prezzo, non certo accessibile a tutti, di 84,17 euro per una confezione monodose.
L’appello della deputata Campo
“Questo farmaco – dice Stefania Campo, che ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente sulla vicenda – è essenziale per tanti pazienti diabetici, soprattutto bambini, perché permette di ristabilire rapidamente i livelli di zucchero nel sangue e prevenire conseguenze che potrebbero rivelarsi fatali. Imporre un prezzo così alto rischia di mettere molte famiglie nell’impossibilità di usufruirne, con pericolose conseguenze. La Regione deve evitare che una simile eventualità possa verificarsi, come già accaduto in altre regioni italiane, dove i governi regionali hanno disposto la presa in carico del costo del farmaco. Il governo Schifani faccia lo stesso, dimostrando una volta per tutte che la sanità siciliana non è tra le Cenerentole d’Italia. Quantomeno, se il farmaco non può essere distribuito gratuitamente, gli venga assegnato un prezzo accessibile a tutti”.
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