Nei cassetti della Regione siciliana restano fermi circa due miliardi di euro, fondi che la Regione doveva versare entro lo scorso anno a imprese e dipendenti ma che pastoie burocratiche hanno finora bloccato. Uno stop forzato che ha causato, come rivela il Giornale di Sicilia, l’ira del governatore siciliano, Renato Schifani, che ieri ha inviato una nota ai dirigenti generali dei dipartimenti Energia, Infrastrutture e Territorio e Ambiente con un vero e proprio ultimatum. Entro il 3 maggio dovrà essere portato a termine il riaccertamento dei residui attivi.

L’ultimatum del presidente

In caso contrario, avverte il presidente della Regione siciliana, “tale grave inadempienza potrà avere come conseguenza la decadenza dall’incarico dirigenziale”. “Ciò che è successo, spiegano dall’assessorato all’Economia, è frutto di regole contabili molto complesse – si legge sul quotidiano -. In pratica, le obbligazioni assunte ogni anno dalla Regione vanno saltate entro il 31 dicembre. Quando ciò non avviene, per poter pagare, bisogna fare nei presi mesi dell’anno successivo il cosiddetto riaccertamento. Cioè la verifica della sussistenza del debito, dei fondi necessari a onorarlo e di altri dettagli. E questo è quello che non è avvenuto tempestivamente. In particolare nei tre dipartimenti citati nella nota di Schifani, ma più in generale in quasi tutti gli assessorati”.

“Recuperate o addio impiego”

Già a novembre la presidenza della Regione aveva indicato le linee guida per portare a termine rapidamente la certificazione e una seconda direttiva datata 26 marzo indicava nel 3 aprile il termine ultimo. Ma, scrive Schifani nella nota inviata ieri ai vertici dei dipartimenti “permangono rilevanti irregolarità nelle risultanze contabili gestionali”, che provocano “nocumento all’amministrazione in termini di spesa”. Da qui l’ultimatum ai dirigenti: recuperate i ritardi o rischiate il posto.

Il plauso di Carolina Varchi di Fratelli d’Italia

“Condivido la posizione del presidente della Regione siciliana Renato Schifani: non possiamo permetterci di tenere nei cassetti i finanziamenti destinati alle imprese a causa di ritardi e lentezze burocratiche. Venga revocato l’incarico dei dirigenti che non si sono rivelati all’altezza di un compito delicato e importante”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia.

“È inaccettabile – aggiunge – che ben due miliardi destinati da tempo alle imprese non siano stati ancora erogati. Se vogliamo davvero la rinascita e la crescita della Sicilia e del Sud, ciascuno deve impegnarsi al massimo e fare la propria parte. Tra Pnrr, Zes Unica e le altre forme di finanziamento, questo è un momento irripetibile che richiama tutti a un’assunzione di responsabilità. Chi non è in grado di fare il bene della Sicilia, e questo vale anche per i burocrati e i dirigenti – conclude Varchi – venga subito sostituito”.

Le nuove assunzioni in vista

Regione Siciliana che intanto è pronta ad assumere nuove figure professionali: stati pubblicati una serie di decreti che assegnano 216 posti di lavoro ed entro un paio di mesi verranno indetti i concorsi per altri 79 funzionari. Un piano che punta a rafforzare gli uffici degli assessorati entro tre anni e che prevede una sequenza di selezioni e stabilizzazioni con numeri appena approvati dalla giunta Schifani.