Un agente del reparto mobile di Palermo stroncato da un improvviso malore, a lutto la caserma Lungaro di Palermo. A perdere la vita Fabrizio Patronaggio, 44 anni, da una decina di anni in servizio nel capoluogo palermitano. Originario di Prizzi, lascia la moglie e due figli. Aveva accusato un malore e lo aveva anche comunicato ad alcuni colleghi, poi l’improvviso arresto cardiaco e la morte.
La carriera
Patronaggio aveva mosso i primi passo al 161° corso allievi agenti della polizia di Stato. Poi il servizio prima alla Mobile di Torino, infine il trasferimento a Palermo. Grande appassionato di moto d’epoca, era anche socio del Vespa club di Prizzi, il suo paese di origine nel Corleonese. Per ragioni di servizio aveva deciso di vivere a Palermo, nel quartiere di Villa Tasca dove era ben voluto e apprezzato da tutti. Grande amarezza tra i colleghi: “Si tratta dell’ennesimo caso di decesso di un giovane collega in stato di buona salute- ha commentato il segretario generale nazionale Osa, l’organizzazione sindacale autonoma di polizia, Antonio Porto -. La mia indignazione cresce sempre di più, come il rammarico nel registrare tanta indifferenza. Forse non si è ancora consapevoli che la regola del ‘tanto non tocca a me’ non è poi così certa, io non riesco a restare indifferente”.
Il ricordo dei colleghi: “Sempre solare e disponibile
Ad averlo ricordato i colleghi che hanno mosso proprio con lui i primi passi al 161° corso allievi agenti della polizia di stato: “Purtroppo è venuto a mancare un nostro fratello del 161° – si legge nella pagina facebook -. Per chi lo avesse conosciuto, un ragazzo sempre solare e disponibile. È stato frequentatore della scuola AA di Bolzano, poi assegnato al V reparto Mobile di Torino e da una decina di anni trasferito al reparto Mobile di Palermo. Un abbraccio forte”.
L’addio del Vespa club
“Il Vespa Club Villalba – si legge in una nota – si stringe alla famiglia del caro amico Fabrizio Patronaggio e al vespa Club Prizzi in questo tragico momento. Fabrizio, grande amico e persona speciale, sempre con il sorriso e con una gioia di vivere immensa, sin dal primo incontro, è stato sempre sincero, allegro e divertente entrando nel cuore di tutti. Grazie per la tua amicizia e la generosa cordialità che hai sempre dimostrato in ogni nostro incontro. Sarà difficile tornare a Prizzi in vespa e non trovarti”.
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