“La notizia dello stanziamento di 31 milioni per Reset, addirittura 2 milioni in meno dell’anno scorso, è assolutamente inaccettabile e denota il livello di inaffidabilità di questa amministrazione”.

Lo affermano i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Monia Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto.

GLi accordi sottoscritti con l’amministrazione – proseguono – prevedevano l’incremento delle ore dei lavoratori a tempo pieno e la messa a regime di tutti gli istituti contrattuali. Certamente le somme stanziate non basteranno neanche a mantenere le attuali 34 ore settimanali. Non vogliamo più sentirci raccontare che con i contratti di servizio aggiuntivi e con i progetti saranno garantite maggiori risorse. Ormai da anni abbiamo avuto modo di constatare concretamente che si tratta di attività marginali anche dal punto di vista dell’entità economica e comunque rimarrebbero nell’alveo delle attività straordinarie che non possono certo garantire l’incremento delle ore ordinarie di lavoro in termini stabili e l’adeguamento contrattuale. Alla luce di tutto ciò siamo convinti che il buon senso non paga più e che bisognerà assumere le decisioni conseguenti anche attraverso azioni di rivendicazioni dei diritti oggi calpestati“.