• Sono stati quasi 19mila i visitatori di RestArt, il festival di ultima generazione che nei weekend dal 2 luglio al 28 agosto ha aperto in notturna alcuni dei siti culturali più suggestivi di Palermo
  • Il festival ideato dall’associazione Amici dei Musei Siciliani con Digitrend
  • Tutti i numeri della seconda edizione della manifestazione
  • Si prosegue con RestArt Off, gli appuntamenti

Palermitani e siciliani, e turisti italiani e stranieri, hanno incoronato i valori trasmessi dalla cultura e dalla bellezza per ripartire. Ne è dimostrazione la grande partecipazione a RestArt Palermo, l’unico festival in Italia che ha scelto, reagendo all’emergenza Covid, di ripartire proprio dal patrimonio culturale della città e dalla sua valorizzazione, con un progetto condiviso da tutte le istituzioni.

La seconda edizione riconferma il successo della manifestazione

Si è conclusa la seconda edizione di RestArt. Nei weekend dal 2 luglio al 28 agosto, sono stati aperti in notturna, alcuni dei siti culturali più suggestivi di Palermo. Un progetto di grande respiro dunque, nato l’anno scorso con una edizione difficilissima ma piena di soddisfazioni, perché a prescindere dai numeri, comunque sufficienti a sostenerlo, ha rappresentato la voglia di tornare a uscire, di rinascita partendo dalla riappropriazione dei propri tesori. La scommessa si è ripetuta quest’anno, in una edizione meno complessa ma che comunque ha dovuto affrontare alcune difficoltà, quali la concomitanza con gli Europei di calcio, le Olimpiadi e l’introduzione del green pass.

Quasi 19mila presenze

I visitatori hanno premiato RestArt. Sono state quasi 19mila le presenze con un incremento di circa il 30 per cento sulle presenze dell’anno scorso, in linea con i dati dell’assessorato regionale dei Beni culturali, ed ha raggiunto 570mila contatti attraverso i canali social durante il periodo della manifestazione.
Interessanti i numeri che riguardano la presenza turistica che vedono la partecipazione di circa 7000 visitatori, di cui un migliaio di stranieri che hanno dimostrato di gradire, un po’ sorpresi, la città aperta di notte.

Numerosi gli eventi speciali

Il Festival, ideato dagli Amici dei Musei Siciliani in collaborazione con Digitrend, ha potuto quest’anno, accanto all’idea basilare dell’apertura notturna di alcuni dei siti più suggestivi della città, arricchire la sua offerta attraverso l’ideazione di 52 eventi speciali, tutti svolti in sicurezza seguendo i protocolli Covid, che hanno riscontrato un notevole gradimento del pubblico ed ha soprattutto avuto il merito di coinvolgere gli artisti e gli studiosi in questo momento di ripartenza: i concerti barocchi e le improvvisazioni musicali, gli spettacoli teatrali della famiglia Argento e dell’associazione Raizes, gli incontri di palazzo Abatellis e quelli con Gaetano Basile e Maria Antonietta Spadaro, le visite speciali a palazzo Gangi, villa Bordonaro ai colli, palazzo Butera, all’osservatorio astronomico, le teatralizzazioni delle Streghe allo Steri, di Ferdinando e Carolina alla palazzina Cinese e di Van Dyck a palazzo Villafranca, la mostra di Casa Florio hanno registrato il tutto esaurito così come il Teatro Massimo e la cupola di S.Caterina sono stati i luoghi più visitati, replicando, con numeri quasi raddoppiati, il successo dell’anno scorso, seguiti dalla Tonnara Florio, Palazzo Mirto e dalla palazzina Cinese.
Coinvolta anche l’associazione delle guide turistiche Agt che ha ideato alcuni itinerari tematici capaci di coinvolgere palermitani e non.
L’indotto ha messo in moto un’economia calcolata in circa 350.000 euro tra ingressi, pub, ristoranti, trasporti e piccoli acquisti vari che certamente rappresentano una cifra aggiuntiva alle varie attività limitrofe al patrimonio culturale.

Una scommessa culturale

“Desidero ringraziare – ha detto Bernardo Tortorici di Raffadali, ideatore della manifestazione e presidente dell’associazione Amici dei Musei siciliani – tutti coloro che si sono spesi per la riuscita del Festival, le Istituzioni coinvolte, il loro personale, i privati ed i volontari che hanno voluto condividere una vera e propria scommessa culturale; siamo partiti con la presentazione all’oratorio dei Bianchi del restauro della “Statua del Re” di Procopio Serpotta che simbolicamente ha rappresentato una città che si rialzava, siamo cresciuti nei numeri e nelle proposte e credo che RestArt si sia guadagnato un suo spazio all’interno della programmazione dei Festival cittadini. Ripartire dai propri beni culturali, aprire la città di notte allungando i tempi delle visite turistiche, coinvolgere artisti e studiosi, guide turistiche ed esercenti da l’idea di un’iniziativa comune che fa del proprio patrimonio il cuore operativo ed il suo raggio d’azione. Con grande orgoglio guardiamo ai numeri che ci permettono di raggiungere una, seppur sofferta, autosufficienza economica, ma siamo soprattutto fieri di aver contribuito a restituire alla città il suo intoccabile ruolo di Capitale culturale”.

Tutti i numeri di RestArt 2021

I visitatori complessivi di RestArt sono stati 18.870. Il 40 per cento è stato rappresentato da turisti, dei quali il 10 per cento internazionali. Sono stati 31 i luoghi aperti, 52 gli eventi speciali, 185mila pagine visitate sul sito della manifestazione, 312mila persone raggiunte attraverso Facebook, 65.900 account raggiunti con Instagram.

RestArt Off, gli appuntamenti da non perdere

Il Festival prosegue con una piccola coda di eventi scelti e che vede, alla data di oggi, interessanti proposte da non perdere.
25 settembre, h.19,00 – visita speciale al Palazzo Alliata di Pietratagliata, accolti dalla Principessa Signoretta Alliata che, dopo due anni di restauri, apre in via esclusiva la sua dimora raccontando ai visitatori la storia e le storie della propria famiglia lungo sei secoli.
25 settembre, h.21,00 – si conclude presso l’Archivio comunale il ciclo d’incontri con il Prof. Gaetano Basile dedicato a “Le dominazioni”; in questa serata si parlerà della dominazione italiana.
26 settembre, h.19,00 – presso l’oratorio di S.Mercurio per il ciclo “Improvvisazioni”, in collaborazione con l’associazione One Drop si terrà il concerto “Soiree Floral”; la pianista ed organista francese Belinda E Samari incontra il sassofonista Gianni Gebbia.

PRENOTAZIONI: www.restartpalermo.it

“Combattere le notti della pandemia con le notti dell’arte”

Soddisfatto per gli ottimi numeri della manifestazione, l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà che ha dichiarato: “Céline ha scritto “Viaggio al termine della notte”, in realtà la notte della pandemia è ancora in corso. Noi abbiamo combattuto le notti della pandemia con le notti dell’arte, con le notti della cultura, con le serate nei nostri monumenti aperti tutta l’estate, grazie a RestArt, all’associazione Amici dei Musei Siciliani, e grazie alla collaborazione tra pubblico e privato che ancora una volta dà la possibilità, ai tanti visitatori, perché sono stati tantissimi, che hanno affollato la nostra città di Palermo, di scoprire dei tesori assoluti fuori dagli orari tradizionali.
Ne sono esempi la magia di ritrovare la Palazzina Cinese, che è stata chiusa per tanto tempo, o la magia di visitare i luoghi del centro storico. Ecco, tutto questo è un modo per voltare pagina rispetto a quella notte, e andare a ritrovare un’altra essenza e un’altra possibilità che è data dalla cultura”.

L’anno della progettualità

Importante il coinvolgimento della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis. La direttrice Evelina De Castro ha sottolineato: “E’ stata la seconda edizione di RestArt. Lo scorso anno è stato l’anno della ripartenza, quest’anno è stato quello della progettualità e dunque RestArt ha inaugurato la stagione estiva nei siti e nei luoghi della cultura non solo con le aperture serali straordinarie, divenute ordinarie, ma con una progettualità mirata su ciascuno dei siti. In particolare Palazzo Abatellis che riunisce anche Palazzo Mirto e l’Oratorio dei Bianchi, ha messo in atto un calendario di ulteriori aperture serali a tema che hanno avuto un riscontro notevole e una partecipazione continuativa e fidelizzata intorno a temi molto semplici.
Come quelli proposti dalle serate nelle terrazze di Palazzo Abatellis sui mestieri dell’arte, dunque l’arte svelata nel suo metodo, nel suo farsi, da chi ne è protagonista, dagli artisti, scrittori, musicisti, cineasti, dando spazio naturalmente a pittura e teatro. Altra iniziativa che abbiamo lanciato all’interno di questo grande contenitore, che è un termine certamente riduttivo, è stata anche l’apertura alla fascia opposta, non la sera ma la mattina dalle 8 alle 9 con il progetto, “5 minuti con l’opera d’arte” che consentiva a ciascun visitatore che ne facesse richiesta di scegliere l’Annunciata o il Trionfo della Morte e godere di 5 minuti da solo con quest’opera tutta per sé per poi completare l’esperienza con una sobria prima colazione nel secondo cortile di Palazzo Abatellis. La partecipazione di tutti è stata davvero grande”.

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