Non si sblocca, almeno per il momento, l’iter del cantiere in via Montepellegrino, a Palermo. Un fatto che ha comportato un nuovo sopralluogo della II Commissione del Comune per verificare lo stato di avanzamento dell’opera. Presenti i consiglieri comunale Giulio Tantillo (Forza Italia), Giulia Argiroffi (Oso), Fabrizio Ferrara (Gruppo Misto) e Girolamo Russo (Fratelli d’Italia).

Al loro fianco, in rappresentanza degli uffici comunali, Dario Di Gangi, capo area e i Fabio Cittati, che hanno provato a spiegare i motivi della persistente chiusura del tratto stradale. Assenti invece sia l’assessore Giusto Catania, fra i convocati della Commissione consiliare, che l’assessore Maria Prestigiacomo.

Lavori che, secondo le ultime previsioni, dovevano essere conclusi entro gli inizi di maggio. Ciò dopo l’approvazione del debito fuori bilancio approvato dal Consiglio Comunale per finanziare l’ultima tranche dei lavori.

Ma, ad oggi, non vi sono ancora notizie di una data di riapertura definitiva. Una chiusura che, unita al cantiere su via Francesco Crispi, appena aperto per il rifacimento dell’asfalto, al restringimento di carreggiata sul sottopasso di via Francesco Crispi, contribuisce in maniera sostanziale a paralizzare il traffico della zona, rendendo la vita difficile agli automobilisti del capoluogo siciliano.

Cantiere di via Montepellegrino. Qual è lo stato dell’arte? (VIDEO)

Una confronto, quello fra gli Uffici e i consiglieri comunali, anticipato dalla constatazione del fatto che alcune reti di protezioni dell’area sono state divelte da ignoti. In particolare, sono state asportate le cancellate di via Nicolò Spedialieri e quella di via Montepellegrino stessa. Un’operazione che ha permesso ad alcuni mezzi di parcheggiare addirittura all’interno del sito interessato dai lavori.

Problemi certificati anche dal presidente della II Commissione Girolamo Russo, che però si dice ottimista sulla riconsegna del tratto stradale. “Diciamo che il cantiere è stato vandalizzato. Alcuni concittadini si sono presi parte delle cancellate. A questo punto l’Amministrazione non può fare altro che già da oggi qualcuno dovrebbe venire a sistemare il manto stradale, per riaprire domani la strada. Sono fiducioso perchè non avevano mai fatto un sopralluogo (i tecnici n.d.r.). Grazie alla tenacia della Commissione, oggi siamo finalmente riusciti a fare arrivare il capo area e il rup del cantiere. Spero che entro 48 la strada sia di nuovo riaperta“.

Meno ottimista la consigliera comunale del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi, che sottolinea alcune criticità del cantiere. “Io di dubbi ne ho tanti. La riapertura, probabilmente, riavverrà a forza di popolo per l’esasperazione di una parte della città per un passaggio fondamentale della viabilità. Il nullaosta del Genio Civile sarà un passaggio doveroso. Ci è stato detto che manca il collaudo statico per riconsegnare l’area con tutte le sicurezze connesse. Quello che questo cantiere rappresenta è, ancora una volta, la totale assenza di ogni forma di controllo e consapevolezza da parte dell’Amministrazione Comunale. Basta dire che l’assessore Prestigiacomo, che ha più volte fornito date per la riconsegna, non si è mai presentata sui luoghi e non ha contezza della situazione“.

Il precedente sopralluogo (VIDEO)

Sul luogo dove insiste il cantiere, vi era già stato un primo sopralluogo, avvenuto nella giornata di venerdì 6 agosto. Ciò al fine di comprendere i motivi della persistente chiusura del tratto stradale.  Gli esponenti di Sala delle Lapidi avevano constatato con i loro stessi occhi la situazione. Scavi gemelli a quelli svolti sul canale Mortillaro, in viale Regione Siciliana, ancora in corso di definizione.

Una chiusura sulla quale si era così espresso il consigliere del Gruppo Misto Fabrizio Ferrara. “Questo cantiere, insieme a quello di viale Regione Siciliana, è aperto da quasi un anno. La città sembra in autogestione.- sottolineava ai nostri microfoni -. Nessuno si occupa di controllare e verificare l’avanzamento dei lavori. Ci hanno chiesto di votare un debito fuori bilancio, perché la ditta forse non aveva la forza economica per continuare i lavori. Lo abbiamo fatto, ma la promessa era quella che nell’arco di qualche giorno il cantiere avrebbe visto la fine. Sono passati tre mesi ma ancora nulla si vede. La cosa più grave è che le attività commerciali sono sull’orlo del precipizio e non riescono più a sopportare l’inefficienza dell’azione amministrazione“.

Oggi l’ennesimo atto di una vicenda che va avanti da un anno. A pagarne le spese sono le attività commerciali e gli automobilisti, costretti a circolare su una sola corsia, peraltro a doppio senso di marcia.  Quello che doveva essere un gioco da ragazzi, si è rivelato un boomerang che ha trasformato la via Montepellegrino ad una corsia tra gimcane e asfalto pericoloso con grosse trincee nelle quali sono caduti diversi motociclisti.

 

Articoli correlati