Da oggi è ripristinata l’attività assistenziale del Pronto Soccorso Pediatrico (PSP) dell’Azienda “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello”, ma la nuova sede è l’ospedale di “Villa Sofia”.
Storicamente il PSP era allocato presso l’ospedale “V. Cervello”, dove nell’ultimo periodo l’attività assistenziale diretta ai pazienti pediatrici era stata temporaneamente sospesa proprio per espletare tale trasferimento, necessitato dalle esigenze connesse al potenziamento del Pronto Soccorso adulti ed alla trasformazione del presidio “Cervello” in Covid Hospital per fronteggiare l’emergenza pandemica.
Su una eventuale ‘chiusura definitiva’ del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello, lo scorso 1 ottobre, aveva lanciato l’allarme il dottor Rocco Di Lorenzo, presidente del Comitato Consultivo dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello.
“L’idea – aveva spiegato – non è ancora operativa ma noi ci auguriamo che l’assessorato regionale alla Salute ci ripensi. Il progetto prevederebbe l’assorbimento del pronto soccorso pediatrico da parte di quello per adulti o meglio, l’accorpamento a quello dell’ospedale Di Cristina dove hanno un’utenza ancora maggiore e mancano personale e strutture per far fronte a tutte le richieste”.
Il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello aveva chiuso il 16 marzo.
Il provvedimento era stato previsto da un protocollo d’intesa siglato dal Direttore Generale di Villa Sofia Cervello, Walter Messina, e dal Direttore dell’Arnas Civico, Roberto Colletti.
La chiusura era stata motivata dalla situazione di emergenza Covid 19, al fine di ottimizzare le risorse del Presidio. Tutte le attività di pronto soccorso pediatrico e di triage sono state espletate dal Presidio ospedaliero Di Cristina, fatta eccezione per la traumatologia ortopedica espletata dall’Unità di Ortopedia pediatrica di Villa Sofia Cervello, e allocata a Villa Sofia.
Il protocollo aveva previsto anche che le attività dell’Unità operativa di Pediatria fossero mantenute, garantendo l’operatività di 22 posti letto, di cui 8 di semi-intensiva respiratoria e 1 di isolamento. I posti letto erano stati dedicati alla patologia non Covid correlata garantendo un percorso di accesso protetto. La Unità operativa di Pediatria non ha più effettuato accessi diretti, ma ha ricevuto i ricoveri disposti dall’area di emergenza del Pronto soccorso pediatrico del Di Cristina o i trasferimenti dalle unità pediatriche dello stesso Presidio.
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