“La ricandidatura di Musumeci è un gioco a perdere”. Gianfranco Miccichè conferma il suo “no” al sostegno di una ricandidatura del Presidente Nello Musumeci alle prossime elezioni regionali. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ha ribadito il suo punto di vista a Casa Minutella.

Ricandidatura di Musumeci? Faccio analisi politiche, così si perde

Per Miccichè non si tratta di un fatto personale, bensì di una valutazione politica ed elettorale. “Faccio analisi politiche, le ho sempre fatte e devo dire che normalmente non mi sbaglio”, sostiene Miccichè.

La ricostruzione politica dei rapporti tra Musumeci e i partiti della maggioranza parte da lontano, dalle scorse elezioni del 2017. “Già l’altra volta il presidente Musumeci ha perso qualche punto rispetto alla coalizione che lo appoggiava”, ricorda Miccichè. In fondo un fatto normalissimo,  perché, come spiega il presidente dell’Ars, “da sempre in Sicilia il candidato di destra perde qualcosa rispetto alla coalizione del centrodestra che lo sostiene”. Quindi, fin qui niente di male.

Musumeci lontano dai partiti e dal parlamento regionale

Ma il clima è cambiato. Secondo Miccichè le principali responsabilità politiche del Presidente consistono nel non aver dialogato con i partiti della sua maggioranza e di essere rimasto distante dalle dinamiche parlamentari. “La nostra democrazia è fatta dai partiti e dal Parlamento. Musumeci non ha trattato con i partiti e non ha sentito il bisogno di venire in Parlamento. Mi ricorda un ventennio che c’è stato in Italia. Partiti e Parlamento sono la base assoluta della democrazia”.

Variabile “De Luca” è responsabilità di Musumeci

Per Miccichè, il presidente “ha trattato malissimo i partiti e quindi quasi nessun partito vuole così spendere per lui”. Il presidente dell’Ars prende in considerazione anche la variabile “De Luca”.  A Musumeci viene rimproverata “la rottura totale con il sindaco di una città metropolitana, una rottura talmente profonda che questo sindaco si candida con lo slogan per fare perdere Musumeci”.

Con il centrodestra diviso e con il centrosinistra che si presenta unito con l’alleanza tra Pd e Movimento Cinquestelle,  nell’analisi di Miccichè il risultato delle elezioni regionali potrebbe essere fortemente condizionato dal voto disgiunto.

“Considerare la ricandidatura di Musumeci come vincente  credo sia un errore”, conclude Miccichè, che riflette anche sulle tensioni all’interno di Forza Italia. “Se fare pace significa dover per forza perdere le prossime Regionali che devo dire? Chi se ne frega?”.

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