Tavolo tecnico presso l’assessorato della Salute della Regione Sicilia per affrontare la problematica del personale Seus non più idoneo a svolgere le mansioni contrattuali previste.

I rappresentanti aziendali, in apertura di riunione, hanno esposto la problematica del personale Seus non più idoneo allo svolgimento della mansione di autista soccorritore e l’impossibilità di collocare questi per la copertura di mansioni alternative all’interno dell’azienda.

Durante l’incontro si è discusso a lungo sulle possibili mansioni compatibili allo stato di salute dei lavoratori non idonei al fine di poter attribuire loro funzioni compatibili alla propria condizione di salute.

La Fsi Usae durante l’incontro si è mostrata aperta al confronto e si è battuta al fine di trovare una giusta soluzione che tuteli e garantisca il lavoro, proponendo il reimpiego dei dipendenti allo svolgimento di mansioni congrue al proprio stato di salute così da garantire il diritto al lavoro e al tempo stesso il diritto alla salute di tutti i lavoratori.

Volontà di Fsi Usae è fare della tutela del lavoratore la propria priorità e suo unico ed esclusivo interesse, e si pone sempre a garanzia affinché ogni lavoratore si senta tutelato e supportato in ogni fase della propria vita lavorativa, sviluppando al meglio le proprie qualità professionali in un ambito lavorativo sicuro e adatto alle proprie condizioni.

Castro, “L’obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali”

Il presidente della Seus, Riccardo Castro, sottolinea: “Abbiamo l’obiettivo comune di salvaguardare i livelli occupazionali dei nostri lavoratori inidonei a causa di problemi di salute, ricollocandoli lavorativamente in maniera definitiva in altre mansioni compatibili con le proprie condizioni. Per questo motivo noi della Seus abbiamo voluto questo tavolo tecnico che comprende tutte le parti coinvolte, cioè la nostra Azienda, la Regione e i sindacati”.

Al vertice nella sede dell’assessorato dell’Economia tra gli intervenuti il capo di gabinetto Maurizio Siragusa e anche Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, il quale sottolinea: “Quella dei soccorritori del 118 è una professione particolarmente usurante, pertanto con il passare degli anni si possono determinare patologie che impediscono lo svolgimento della mansione. Il nostro comune intento è quello di cercare in casi come questi una ricollocazione lavorativa per salvaguardare i livelli occupazionali. Il tavolo tecnico servirà appunto a concertare tutte le soluzioni possibili per raggiungere l’obiettivo”.

Via libera al riconoscimento del “tempo tuta” alla Seus

Via libera dalla Seus al riconoscimento all’interno dell’orario di lavoro del cosiddetto “tempo tuta”, cioè quello impiegato – 14 minuti – per indossarla all’inizio dei turni e dismetterla alla fine. L’accordo è stato firmato oggi dal presidente Riccardo Castro e dal vicepresidente Pietro Marchetta con i sindacati Cisl, Ugl, Fials, Csa, Confintesa e Fsi-Usae. L’intesa sottoscritta si applica agli autisti/soccorritori delle postazioni del 118, a quelli impegnati in convenzione come Oss e nei servizi secondari che richiedono l’uso dei DPI, alle squadre operative e di trasporto farmaci e agli addetti al magazzino DPI e a quello elettromedicali.

Previsto anche il “tempo tuta” arretrato

È previsto sia il “tempo tuta” arretrato (cioè da luglio 2020 al 31 dicembre 2023) che quello del 2024. Nel primo caso dal credito orario maturato verrà decurtato l’eventuale saldo negativo della Banca Ore risultante nel cedolino di gennaio 2024 (competenza dicembre 2023). Il saldo netto ottenuto verrà corrisposto con il cedolino di aprile 2024, nelle seguenti modalità: il 70% monetizzato e il 30% come credito orario, dato figurativo “Banca ore art.18.10-arretrati”.