Per commemorare la Strage di Capaci, il Presidente della Fondazione Scintille di Futuro, Piero Grasso, è intervenuto personalmente all’iniziativa organizzata da Must23 – Museo Stazione 23 maggio, Addiopizzo Travel, i ragazzi e le ragazze della consulta giovanile di Capaci e Comune di Capaci per restaurare la storica scritta su “Casina NO MAFIA” , simbolo di resistenza civile e memoria collettiva.
Grasso “colora” il ricordo e la lotta alla mafia
Armato di rullo e vernice, Grasso ha contribuito a rinfrescare una delle lettere ormai sbiadite dal tempo, riaffermando con un gesto concreto la necessità di mantenere vivo, visibile e attuale un messaggio che appartiene a tutta la società civile. Un gesto semplice ma potente, che ricorda come la lotta alle mafie non sia solo memoria del passato, ma dovere quotidiano del presente.
“Ridare colore a questa scritta significa rinnovare ogni giorno il nostro impegno. La lotta alla mafia non è mai finita, e questo muro continua a parlare alle coscienze, soprattutto dei più giovani”, ha dichiarato Grasso, già Presidente del Senato e magistrato in prima linea contro Cosa Nostra.
“Casina NO MAFIA” situato nei pressi del luogo dell’attentato in cui il 23 maggio 1992 persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, rimane un punto di riferimento simbolico per tutti coloro che credono in un’Italia libera dalla criminalità organizzata.
La manifestazione a Palazzo Jung
Intanto a palazzo Jung si tiene la manifestazione ufficiale alla quale, oltre Grasso, ci sono tre ministri, il presidente dell’Antimafia, magistrati ed ex magistrati, il presidente della regione e il sindaco Roberto Lagalla

Foto di Stefano Patania
“Da 33 anni Palermo ricorda il 23 maggio, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo e tutti i suoi martiri che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla mafia.
Da oggi rinnoveremo ogni giorno la memoria anche grazie al Museo del Presente di Palazzo Jung, realizzato dalla Città Metropolitana di Palermo e dalla Fondazione Falcone. Uno spazio che diventa testimonianza viva da trasmettere soprattutto ai giovani per provare a guidarli verso il processo di cambiamento voluto dal giudice Falcone.
Ma la città non cambia in un colpo solo o per merito di un singolo. Ognuno deve fare, quotidianamente, la sua parte. Le istituzioni, in particolare, hanno il compito di rafforzare la presenza dello Stato sul territorio con un’azione amministrativa capace di portare il cambiamento e rigenerare le comunità, in stretto raccordo con le forze dell’ordine.
Questa amministrazione comunale ha realizzato numerose azioni per la legalità, convinti che servano esempi concreti, con l’intento di portare avanti idealmente l’azione di grandi uomini dello Stato come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e forniscono opportunità e strumenti per sedimentare una rinnovata cultura della legalità” sono state le parole del sindaco Roberto Lagalla, che ha partecipato oggi alle commemorazioni del 23 maggio a Palazzo Jung.
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