Domenica sera, a Ballarò, un rider di Just Eat è stato prima avvicinato e poi aggredito da un gruppo composto da nove persone, presumibilmente minorenni, che ha provato con schiaffi, spintoni e minacce a rubare zaino, bicicletta e lo stesso ordine che il corriere si stava accingendo a consegnare a domicilio nelle vicinanze.

Il rider ha reagito per proteggere il suo mezzo di lavoro e l’ordine che doveva consegnare ma la situazione è rapidamente degenerata. Alla fine il rider è riuscito a difendersi e a portare a termine la consegna. Quindi ha denunciato quanto accaduto alla stazione dei carabinieri di Palermo centro.

La condanna della Filt Cgil Palermo

“La Filt Cgil Palermo condanna duramente l’aggressione e manifesta la propria vicinanza al lavoratore coinvolto”, dichiarano il segretario generale Fabio Lo Monaco e la segretaria responsabile dei rider Olga Giunta.

“Il food delivery è sempre più un settore in espansione e i rider ne rappresentano il motore e l’elemento fondamentale”, continuano Lo Monaco e Giunta. “È fondamentale garantire la sicurezza e la protezione di coloro che svolgono questo lavoro – aggiungono i due dirigenti sindacali – I lavoratori hanno il diritto di tornare a casa incolumi, ripetutamente i rider sono vittime di aggressione e furti. Chiediamo che ci sia più attenzione sul tema sicurezza e ci siano più controlli per evitare questi spiacevoli episodi”.

Aggressione ai volontari Caritas

Saranno esclusi da ogni tipo di aiuti i violenti, questa la decisione dopo l’aggressione ai volontari della parrocchia di Maria Santissima delle grazie di Roccella a Palermo. E’ stato lo stesso parroco, don Ugo Di Marzo, a prendere questa drastica decisione. Questo in seguito ad un momento di riflessione e confronto che si è tenuto con i volontari della Caritas Roccella-Sperone. Una riunione frutto di quanto accaduto nei giorni scorsi con un clochard andato in escandescenze. Pretendeva subito il pacco spesa, inoltre pare fosse in stato di ubriachezza. Situazione che ha portato ad una riflessione anche di carattere di sicurezza per i volontari.

Un assistito, ben conosciuto alla nostra Caritas, era in evidente stato di alterazione psicofisica a causa dell’alcool. Ad un certo punto ha minacciato, armato di spranga di ferro, diversi volontari e parrocchiani. Lo ha fatto sia all’Oasi San Giuseppe, sia in parrocchia. Avrebbe anche cercato il parroco che però non era presente in quel momento perché in gita coi bambini del Grest sulle Madonie.

I volontari che hanno subito l’aggressione hanno deciso di non sporgere denuncia e di fare continuare il servizio di distribuzione alimentare. Questo per non penalizzare i tanti che godono di questo servizio e che ricevono un piccolo beneficio dalla distribuzione alimentare. Ma il parroco, a tutela sia dei volontari che degli assistiti Caritas, ha chiesto tolleranza zero.