Emergenza rifiuti – Dopo l’inchiesta sull’emergenza di giugno, il presidente della Rap di Palermo Roberto Dolce, risponde alle accuse che sono state fatte alla società, per presunte inadempienze, da parte del dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti della Regione.

“Si apprende da alcuni organi di stampa”, spiega Dolce, “dell’iniziativa del dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti della Regione siciliana che con una relazione inviata al Ministero e al Procuratore della Repubblica di Palermo ha evidenziato presunti comportamenti di indisponibilità della RAP ad accogliere i rifiuti provenienti dai comuni della città metropolitana; assegnati a Rap con disposizioni della Presidenza della Regione dal primo luglio per quantità di rifiuti via via crescenti”.

“La Rap”, prosegue Dolce, “ha posto in essere tutte le azioni possibili organizzative e gestionali con risorse umane e anche finanziarie, chiedendo un impegno straordinario alla propria struttura e ai propri dipendenti, per supportare il momento di difficoltà vissuto dai comuni per il superamento della crisi regionale. La Rap ha accolto giornalmente le quantità assegnate da tutte le disposizioni regionali che si sono susseguite nei mesi di luglio e agosto.Tutto è avvenuto secondo il corretto trattamento nel rispetto delle norme e in condizione di sicurezza”.

“Della situazione e delle procedure”, conclude Dolce, “si è costantemente data informazione a tutti gli organi competenti. Alla luce di questa nuova iniziativa regionale, in attesa di conoscerne eventuali sviluppi, la Rap ribadisce la propria disponibilità a fornire in ogni sede tutta la documentazione e tutte le informazioni, certi di aver fatto tutto quanto possibile per supportare la Regione, i comuni e i cittadini per superare la crisi.”

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