Al Sud mancano 121 impianti di trattamento. Ce ne sono 155 censiti, ma non sono sufficienti. Lo rivela un’indagine del Conai, il consorzio nazionale per la raccolta degli imballaggi, che indaga sul fabbisogno regione per regione. Il potenziamento del ciclo industriale è necessario – secondo il presidente del Conai, Luca Ruini – perché i rifiuti vanno smaltiti e riciclati vicino al luogo in cui sono raccolti.  I dati sono contenuti nel prossimo numero del Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola venerdì 28 maggio. L’approfondimento dedica l’inchiesta d’apertura al settore dei rifiuti.

In Sicilia serve un termovalorizzatore

La carenza – spiega il Rapporto Sud del Sole 24 Ore – costringe le regioni a esportare. La Campania, ad esempio, esporta il 66% della frazione organica, dispone di 16 impianti per il trattamento dei rifiuti. Ma gliene servirebbero altri 38. In Sicilia, ai 21 impianti di compostaggio dovrebbero aggiungersene altri 9. Servirebbero poi 5 discariche di servizio. E soprattutto un termovalorizzatore. Alla Puglia, nonostante una dotazione di 34 strutture, si ritiene che manchino 22 fabbriche: 5 per il compostaggio, altrettante per il trattamento delle terre da spazzamento, quattro discariche di servizio. La Calabria ha una forza di 23 impianti ma per trovarsi pronta nel 2030 dovrà realizzarne altri 11 che potrebbero dar lavoro a 150 persone. La Basilicata ha oggi 9 impianti e ne dovrebbe realizzare altri 6. Infine, la Sardegna, una mosca bianca. Dispone di una rete di 32 impianti: sufficiente a trovare una destinazione ai rifiuti raccolti dai Comuni.

Nelle ferrovie si potrà viaggiare a 300 km orari

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza compare la linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Il Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola venerdì 28 maggio spiega che, a differenza delle prime ipotesi, la versione definitiva del piano punta a una linea ferroviaria che consentirà di viaggiare a 300 km orari. Con quest’opera il Sud sarà meno isolato. Ma un gruppo di professori delle università della Calabria e della Sicilia criticano il tracciato scelto.